lunedì 31 dicembre 2007

Cineforum in Rosso - Gennaio 2008

Cineforum in Rosso
Gennaio 2008
c/o il circolo "R.Luxemburg" in V.Saluzzo 28 a Cuneo

lunedì 7 gennaio - ore 21 LADRI DI BICICLETTE
lunedì 14 gennaio - ore 21 LA PATATA BOLLENTE
lunedì 21 gennaio - ore 21 99 AMARANTO
lunedì 28 gennaio - ore 21 TEMPI MODERNI
Ingresso libero!

A presto
Nello

venerdì 28 dicembre 2007

Ordini del Giorno approvati dal Comitato Politico Federale del PRC di Cuneo (21 dicembre)

ORDINE DEL GIORNO SUL GOVERNO

Ad un anno e mezzo dall'insediamento del Governo Prodi il bilancio della sua azione è certamente negativo. Il nostro partito decise di entrarvi sulla base di due assunti: un programma che avrebbe segnato una discontinuità rispetto ai governi precedenti e una permeabilità all'azione dei movimenti, a garanzia di questa discontinuità. Quindi politiche innovative socialmente indirizzate senza la politica dei due tempi e il rispetto dei diritti civili.
I fatti dimostrano come queste condizioni non siano state rispettate.
La nostra presenza congiuntamente a quella degli altri partiti della sinistra , ha scarsamente inciso nell'ottenere il semplice rispetto del programma di governo concordato; e l'attuale asse politico della coalizione, con la formazione e la discesa in campo del PD, ha invertito la rotta verso posizioni centriste e di carattere ultra moderato.
A riprova della limitatezza della nostra capacità di spostare a sinistra quell'asse politico-governativo, ci limitiamo ad indicare due dei provvedimenti più recenti varati dal governo Prodi: IL DECRETO SUL WELFARE E PENSIONI ED IL PACCHETTO SICUREZZA.
Entrambi rompono, nel merito e nel metodo di costruzione, la prassi democratica mettendo a rischio la soglia di civiltà (del lavoro e dei diritti) nel nostro paese.
Un Governo rivelatosi subalterno alle pressioni di Confindustria e per niente autonomo dagli Sati Uniti, che non dà risposte sul piano sociale rispetto alla perdita di potere d'acquisto dei salari, alle precarietà ed all'insicurezza sociale.
Un Governo che attuando provvedimenti punitivi verso le fasce più deboli di cittadini vecchi e "nuovi", ha "rotto il vincolo politico" e sociale con larga parte del popolo che l'ha sostenuto e votato, come di recente ha affermato il ns segretario nazionale.
Per questo, come federazione di Cuneo, lavoreremo affinchè la consultazione vincolante sulla piattoforma e sull'esito della trattativa con il Governo, sia per tutte e tutti gli iscritti occasione autentica di democrazia partecipata dal basso e decisionale.
La verifica di gennaio dovrà affrontare i nodi cruciali sinora disattesi, i punti del programma scomparsi dall'agenda, i contenuti per i quali crediamo possa e debba misurarsi la nostra cultura di governo e capacità politica.
Riportare al centro il lavoro, nei suoi aspetti normativi e salariali; cancellare la legge 30 e cancellare la Bossi Fini; predisporre una exit strategy dall'Afghanistan e rilanciare il tema del disarmo e della pace; attuare la moratoria della costruzione USA di Vicenza; riportare al centro della discussione il tema dei diritti civili e una politica della redistribuzione della ricchezza a favore del lavoro dipendente. Affrontare e dare una soluzione concreta al tema della sicurezza sociale e del lavoro, declinandolo in tutte le sue istanze civili e normative, dal lavoro alle politiche dell'accoglienza, come una società civile e avanzata ha il dovere di fare, per evitare il bollettino di una guerra infame che lascia sul terreno del lavoro migliaia di vittime all'anno.
Dalla verifica di gennaio dipenderà dunque il nostro rapporto con il Governo e con la maggioranza: chiediamo che la consultazione abbia realmente un'azione vincolante rispetto alla nostra collocazione politica al governo.
Se, nella verifica di governo,le nostre richieste non fossero soddisfatte,riteniamo che il partito,sentito il parere degli iscritti e delle iscritte,debba collocarsi fuori dal governo stesso e dalla maggioranza.
In questa verifica comunque bisognerà operare un coinvolgimento aperto dei soggetti politici, sociali e di movimento che animano il percorso dell’unità della sinistra, poiché questo passaggio è ineludibile non soltanto per il nostro Partito.

ORDINE DEL GIORNO SUL RINVIO DEL CONGRESSO

Il Comitato Politico Federale di Cuneo esprime il più fermo dissenso nei confronti della decisione del CPN del 16 dicembre di rinviare di vari mesi il congresso nazionale del Partito, ritenendola una grave violazione della democrazia interna e della sovranità degli iscritti/e
La giustificazione addotta per il rinvio – il ricorso ad una consultazione sul governo – appare risibile perché i termini di tale consultazione sono sempre più evanescenti e perché noi tutti sappiamo che nella "cosa rossa" prevale la volontà di rimanere comunque legati a questo governo
Lo slittamento del congresso, lungi dal demoralizzare e spingere al disimpegno, deve vedere impegnati/e tutte le compagne/i e i compagni a rilanciare il conflitto sociale, i movimenti, il ruolo, l’autonomia ed il radicamento territoriale del Partito della Rifondazione Comunista, in continuità con lo spirito con cui un milione di persone hanno manifestato a Roma il 20 ottobre.

VELENO

Sono state approvate a Bra nella seduta del Consiglio comunale del 21 dicembre (non senza drastici ridimensionamenti e con l'astensione del sindaco Camillo Scimone nella votazione principale) le due mozioni della Lega contro gli immigrati. Le mozioni, copiate via Internet da analoghi provvedimenti di alcuni sindaci del Nord Est, chiedevano al Consiglio comunale di introdurre vincoli di reddito per il rilascio del certificato di cittadinanza ai migranti e la presentazione del permesso di soggiorno per i matrimoni misti. La prima, quella fondamentale, è stata però approvata solo come "indicazione al sindaco (che si è astenuto nella votazione) di applicarla dopo averne valutato l'applicabilità". Il sindaco si è riservato poi di studiare il problema e prendere le sue decisioni secondo legge e coscienza. A occhio sembra un rinvio che si protrarrà a lungo e permetterà senza dubbio a chi si oppone al provvedimento (e speriamo che ci aiutino in tanti) di far sentire la sua voce: con la mobilitazione e, nel caso, ricorrendo a vie legali.
Un danno grave però è già stato fatto, sia pure nella forma di una mozione in cui aspetti decisivi sono stati amputati dallo stesso proponente, il consigliere leghista Bergesio, tanto dilettantesco da fare quasi tenerezza.

Il veleno del razzismo ha preso corpo nero su bianco nel cuneese e i danni rischiano di propagarsi nella società locale incrementando quel clima di insicurezza e di ostilità per il diverso che cuore e ragione imporrebbero invece di contrastare.
22 dicembre 2007.

sabato 22 dicembre 2007

Rifondazione Piemonte


Per chi non lo avesse ancora visitato, ecco il sito del Gruppo Consiliare del PRC al Consiglio Regionale del Piemonte.
Per restare aggiornati ci si può anche iscrivere alla mailing list.

giovedì 20 dicembre 2007

CONTO CORRENTE DI SOLIDARIETA’ PER I LAVORATORI DELLA CARTIERA DI ORMEA

RIFONDAZIONE COMUNISTA HA APERTO UN CONTO CORRENTE DI SOLIDARIETA’ PER I LAVORATORI DELLA CARTIERA DI ORMEA

La cartiera di Ormea è in profonda crisi. Da 2 più mesi gli 80 dipendenti sono senza stipendio, la produzione di carta fine per l’avvolgimento della frutta e di “carta bibbia” si è fermata.
Davanti allo stabilimento per settimane c’è stato un presidio permanente dei lavoratori. La crisi è esplosa in primavera ed è dovuta a ragioni finanziarie poco definibili: il proprietario, un ferrarese, possiede tre stabilimenti in Italia di cui uno a Germagnano, nelle Valli di Lanzo, che fallisce. Il crack ha ripercussioni anche sullo stabilimento in Alta Val Tanaro, gli stipendi iniziano ad arrivare in ritardo e poi a non arrivare più.
Per l’Alta Val Tanaro rappresenta l’ennesimo grave problema occupazionale: in valle negli ultimi anni sono hanno chiuso un’azienda metalmeccanica ed altre fabbriche, attualmente la Cartiera Ormea e la Cartotecnica rappresentano la principale realtà produttiva e vanno salvaguardate in tutti i modi.
80 famiglie passeranno delle festività terribili: da mesi senza stipendio, se tutto va bene vedranno i primi soldi la primavera prossima.
Con un piccolo contributo economico
si può dimostrare
che esiste ancora una solidarietà.
Il numero di Conto Corrente postale è il seguente: 86178688
Specificare "solidarietà ai lavoratori della cartiera di Ormea"

Fabio Panero
segretario provinciale Rifondazione Comunista

mercoledì 19 dicembre 2007

Ordine del giorno presentato ieri in Consiglio Regionale e approvato

Azioni concrete contro gli omicidi bianchi e gli infortuni sul lavoro.

Premesso che:
il tragico episodio, accaduto nei giorni scorsi alla Thyssenkrupp di Torino, in cui hanno perso la vita 5 lavoratori, Antonio Schiavone, di 36 anni, Roberto Scola, 32 anni, Angelo Laurino, 43 anni, Bruno Santino, 26 anni e, ultimo in ordine di tempo, Rocco Marzo, 54 anni mentre altri due, Giuseppe Demasi e Rosario Rodinò, ancora versano in gravissime condizioni, testimonia anche in questa tragica occasione l’urgenza e l’attualità del tema degli incidenti sul lavoro; la drammatica strage "dimenticata" che quotidianamente viene subita dai lavoratori del nostro Paese.........
Torino, 18 dicembre 2007

Juri BOSSUTO - Gian Piero CLEMENT (PRIMI FIRMATARI)
Sergio DALMASSO
Alberto DEAMBROGIO
Paola BARASSI
Enrico MORICONI
Pier Giorgio COMELLA
Sergio CAVALLARO


martedì 18 dicembre 2007

Interpellanza su scritte fasciste

Incredibile: quando le scritte del ventennio fascista vengono tutelate dalle belle arti, viene da chiedersi in che razza di paese vivamo!
Ecco il testo dell'interrogazione che NON è stato possibile discutere in questo Consiglio Comunale perchè presentata oltre i tempi di presentazione (ma questa storia incredibile l'ho scoperta solo questa settimana!!)

Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale


Oggetto: interpellanza urgente, sulla decisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali di tutelare le scritte di propaganda del ventennio fascista.


Il sottoscritto Fabio Panero, in qualità di Consigliere Comunale del Partito della Rifondazione Comunista
Preso atto con stupore che l’articolo 11 comma 1 del decreto legislativo n°42 del 2004 del Codice dei Beni Culturali in un’interpretazione alquanto estensiva sotto la dicitura "iscrizioni" tutela anche le scritte di propaganda della dittatura fascista
Constatato che in frazione Madonna dell’Olmo, la scritta "DUCE" campeggiante sul muro della cascina "Torre Allera"recentemente acquistata da privati è stata ripristinata nel corso dei lavori di ristrutturazione di detto fabbricato

Considerato quanto meno offensivo per i combattenti e per caduti nella lotta di Liberazione avere come "biglietto da visita" all’entrata della nostra città una scritta a caratteri cubitali inneggiante a Benito Mussolini

Considerato che Cuneo è città Medaglia d’Oro per la Resistenza contro il nazifascismo e la Costituzione Italiana nata dalla Resistenza nonchè le norme ad essa collegate vietano espressamente l’apologia del fascismo

Interpella il Sindaco e la Giunta per chiedere quanto segue:
- appurare da chi sia partita la decisione di ripristinare detta "opera d’arte" che nulla ha a che vedere con la cascina in questione
- sollecitare la Sovrintendenza ai Beni Culturali a rivedere questa decisione, impegnandosi altresì a tutelare le vere opere d’arte presenti anche nel nostro territorio cittadino
- ribadire l’alto valore storico, politico e culturale della Resistenza contro il nazifascismo come elemento fondante anche di questo consesso.

Con richiesta di risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale
Fabio Panero,
Consigliere Comunale PRC

Commento di Oreste Delfino alla presentazione dell'Interpellanza sull'acqua


INFORMAZIONE IN TEMPO "QUASI" REALE
Ieri sera il Consiglio Comunale di Cuneo ha discusso l'interpellanza sulle tariffe dell'acqua presentata da Fabio Panero. Dopo l' impeccabile presentazione di Fabio sono intervenuti diversi consiglieri a dimostrazione dell'interesse che riveste l'argomento. Liliana Meinero ha fatto un intervento di complemento al testo presentato da Fabio. E' quindi intervenuto Beppe Lauria che ha fondamentalmente condiviso l'impostazione recriminando sul fatto che la documentazione presentata fosse di parte (leggi di sinistra). E' poi intervenuto il presidente della commissione bilancio Matteo Martini che facendo riferimento alla precedente riunione della commissione stessa ha chiesto che i nuovi investimenti previsti non siano eccessivi e tengano presente che a pagarli saranno i cittadini. Il consigliere Umberto Fino (nonchè vicepresidente della provincia) è intervenuto come parte in causa affermando che l'A.ATO4 opera egregiamente nella applicazione delle legge nazionale vigente rispettandone il mandato. Nella sua risposta l'assessore all'Ambiente Guido Lerda, dopo aver premesso che non era possibile nel breve tempo concessogli rispondere a tutti i quesiti posti dalla interpellanza, ha ricordato come il comune di Cuneo sia fortunato nel trovarsi in una situazione eccellente di SII grazie alla lungimiranza delle scelte fatte dalle passate amministrazioni. Per quanto rigurda le tariffe ha affermato che l'unica possibilità che la legge consente è quella di garantire in termini di "socialità" le tariffe per le fascie deboli. Ha informato che nella riunione di A.ATO4 tenutasi stamattina si è deciso di cambiare l'incidenza delle quote per Comunità Montane ed AATO da fisse a percentuali sul consumo, scaglionandone quindi parzialmente il peso in bolletta. Stessa modulazione dovrebbe essere successivamente applicata per la quota di accesso al servizio attualmente stabilita in un fiso di 24 €/anno. Infine ha annunciato di voler affrontare l'intero argomento in commissine consigliare entro il minor tempo utile possibile, probabilmente già ad inizio gennaio.
Fabio Panero nella replica finale si è detto soddisfatto del buon livello di dibattito sviluppatosi ed ha chiesto all'assessore Lerda che alla commissine siano invitati a partecipare anche associazioni e gruppi che si occupano del problema.
PICCOLO COMMENTO: anche se si è toccato con mano quanto poco informati siano sull'argomento i consiglieri, l'interesse suscitato è stato buono. Ovviamente gli amministratori locali si trincerano troppo sovente dietro l'effermazione che loro sono semplicemente degli "applicatori" delle leggi nazionali e rinunciano in partenza a svolgere il loro ruolo di propositori. Se comunque avrà seguito la proposta della commissione consigliare alla quale potremo presentare una nostra relazione si sarà raggiunto un apprezzabile risultato di partenza.
Saluti a tutti,
Oreste

Interpellanza PRC sull'acqua presentata in Consiglio comunale a Cuneo


Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: interpellanza sulla modulazione delle tariffe del Servizio Idrico Integrato e sulla necessaria informazione da fornire ai cittadini, con richiesta di risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale

Con le delibere adottate il 28/12/2006, l' Autorità d'Ambito Territoriale n.4 di Cuneo ha approvato il Piano d'Ambito che programma per i prossimi 20 anni gli investimenti ritenuti necessari nel settore del Servizio Idrico Integrato (acquedotti, fognature, depurazioni e smaltimenti).
Contemporaneamente ha approvato il Piano Stralcio Triennale (2007/8/9) per le opere ritenute prioritarie. A norma del D.Lgs. 152/2006 e della legge regionale 13/97 ciò comporta la ricarica in tariffa degli oneri che i gestori dovranno sostenere per la realizzazione delle opere. La delibera n. 03/2006 di A.ATO4, riguardante il gettito tariffario, ha stabilito a questo scopo, a partire dal 1/7/2006, l'applicazione di una quota fissa per l'accesso al servizio di 24 €/anno indifferenziatamente per ogni unità abitativa residente. Insieme ha fatto partire anche i contributi dell' 8% alle comunità montane e del 1,5% al funzionamento dell' Autorità stessa.
Per gli anni successivi verranno poi gradualmente applicati aumenti tariffari derivanti dagli investimenti effettuati che porteranno alla unificazione della tariffa dapprima a livello di Area Omogenea (entro il 31/12/2011) ed in seguito a livello dell'intero ATO (entro il 30/06/2015). Secondo le previsioni redatte dagli uffici di A.ATO4 ciò comporterà il passaggio dalla tariffa media attuale di 0,72 €/mc agli 1,18 €/mc del 2011 fino ai finali 1,61 €/mc del 2015. L'aumento totale sarà del 124% al termine dei 10 anni.
Considerato l'ampio ventaglio di partenza, con tariffe fortemente differenziate da comune a comune, compresa anche la quota fissa talora inesistente e talvolta già superiore a quella fissata, si genererà un ulteriore e difforme aggravio sui cittadini.
Nel comune di Cuneo ad esempio, l'applicazione della nuova quota fissa ha inciso fortemente sulle utenze condominiali che prima pagavano un unica quota (essendoci generalmente un unico contatore) mentre ora se ne vedono addebitata una per ogni alloggio. Partendo poi da una tariffa media di 0,53 €/mc, decisamente più bassa della media ATO4, gli aumenti saranno del 123% al 2011 (24,6% annuo) e di un ulteriore 36,5% al 2015 (circa il 7,3% annuo) per un totale del 204% nei 10 anni.
Ogni decisione presa in merito dovrà essere attentamente pesata in relazione a: marginalità territoriale, qualità delle strutture residenziali servite, redditto del nucleo abitativo, come per altro già stabilito dall'art.154 del D.Lgs: 152/2006.
Tenendo conto anche delle indicazioni fornite da organismi internazionali quali ONU e FAO, occorrerebbe valutare la possibilità di introdurre una tariffa "a forfait" molto bassa per la fascia di consumo ritenuta vitale (circa 50 litri/giorno).

Si ritiene pertanto che il comune di Cuneo :
- quale maggiore rappresentante nella Conferenza dei Rappresentanti degli Enti Locali di ATO4 nonché unico rappresentante della omonima Area Omogenea, debba farsi carico dell'apertura in quella sede di un ampio dibattito in merito che possa verificare la congruità degli investimenti programmati ed i motivi della estremamente diversificata incidenza della suddivisione dei costi per €/abitante tra le diverse Aree Omogenee.
- quale maggiore rappresentante nella Assemblea dei Sindaci ed azionista di maggioranza del gestore pubblico ACDA s.p.a. debba propugnare, in collaborazione con Associazioni e Comitati, la più completa e trasparente informazione ai cittadini.

SI INTERPELLANO PERTANTO GLI ASSESSORI COMPETENTI
PER CONOSCERE

- Se condividono gli orientamenti sopra esposti.
- Se non ritengano opportuno contemperare massimamente gli aumenti previsti.
- Se non ritengano opportuno agire urgentemente sull'incidenza di tali aumenti per le categorie svantaggiate applicando i fondamentali principi di equità sociale.
-Se, alla luce della Legge di Iniziativa Popolare presentata nei mesi scorsi da una moltitudine di Comitati,Associazioni, Sindacati e Partiti, e firmata da 406.000 elettori, mirata nei suoi principi istitutivi ad una svolta politica e culturale che riconosca l'acqua come "bene comune", diritto umano universale ed inalienabile, con una gestione pubblica e partecipata; non ritengano necessario avviare con i cittadini, la Associazioni ed i Comitati un profondo confronto per giungere a soluzioni condivise che possano evitare il formarsi di gravi situazioni di disagio sociale, raccogliendo anche l'esperienza delle vertenze in atto in molte parti d'Italia, d'Europa e dell'intera comunità mondiale.

CUNEO, 05.12.2007

Fabio Panero
Consigliere Comunale Partito della Rifondazione Comunista

Nota: il testo della legge di iniziativa popolare, correlato dalle 4.500 firme raccolte in provincia di Cuneo, è già stato consegnato al Sindaco nello scorso mese di luglio, simultaneamente alla presentazione al Presidente della Camera dei Deputati.
Attualmente è in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera. Sabato scorso 1 dicembre si è svolta a Roma una grande manifestazione nazionale a sostegno della rapida approvazione della legge. Si allegano il testo del comunicato del Comitato Nazionale ed alcuni articoli di giornale.

lunedì 17 dicembre 2007

Rinvii causa neve

A causa della NEVICATA EPOCALE (??!!??) in corso
Gli appuntamenti di stasera
Cineforum in rosso
e
Incontro su don Milani
Sono rinviati

domenica 16 dicembre 2007

in ricordo di don Milani

Lunedì 17 dicembre, Ore 20.45

Auditorium Borelli

Boves

tavola rotonda

in ricordo di don Milani


" Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri

allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria

e reclamo il diritto di dividere il mondo

in diseredati ed oppressi da un lato,

privilegiati e oppressori dall'altro.

Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri".


si confronteranno sul tema

· don Marco Riba, Caritas Diocesana

· prof. Sergio Dalmasso, consigliere regionale

· avv. Maurizio Paoletti, consigliere comunale

Coordina: Ezio Bernardi, direttore de "La Guida"


Siete invitati!

SCUOLA DI PACE - BOVES

e

CENTRO DI FORMAZIONE "SANTOS-MILANI"

per informazioni :

Santos-Milani 0171/943407 santosmilani@gmail.com

Scuola di Pace di Boves 0171/391850

Passaparola , C.so Dante 33 Cuneo, 0171/634819

Falce e martello


Sono il sorriso di una giovane donna,
sono il pugno chiuso di un bimbo,
sono la falce che ancora miete il grano.

Sono il volto sudato di un operaio,
sono una promessa da mantenere,
sono il martello che ancora batte il tempo.

Sono la speranza quando divampa,
sono il vento quando torna a soffiare;
sono comunista
e il mio compito non è ancora finito.

DICIAMO NO

DICIAMO NO


Venerdì 21 dicembre alle 15, convocazione del Consiglio comunale di Bra per pronunciarsi sulla “mozione urgentissima” presentata dal consigliere della Lega Walter Bergesio che nega la residenza ai cittadini non comunitari (e anche ai comunitari non ancora iscritti in Comune) che non abbiano determinati requisiti di reddito. In sostanza la ripetizione in provincia di Cuneo dell'ordinanza emanata dal sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, il 16 novembre scorso.

Confidiamo che la mozione sia respinta e che ci sia una forte sollevazione di tutta l’opinione pubblica democratica.

Da parte nostra, come cittadini e come esponenti del Forum per una legge giusta sull’immigrazione, diciamo no a una norma vessatoria e motivata principalmente da esigenze elettorali che:

- nega, solo a una parte della popolazione, e per motivi di censo, il certificato di residenza, che è essenziale proprio per rimuovere quella condizione che il provvedimento si proporrebbe di colpire

- rovescia il ruolo delle amministrazioni locali trasformandole in astiose nemiche di una parte dei loro cittadini

- alimenta una campagna di odio contro l’immigrato che offende e colpisce duramente cittadini e lavoratori indispensabili per il paese

- si inserisce in un filone “culturale” che ha già visto, tra l’altro (da parte di sindaci, assessori, consiglieri di alcune città del nord) negare un matrimonio misto (Besozzo, Varese); escludere gli alunni immigrati dalle borse di studio (Romano d’Ezzelino, Vicenza) e dalla graduatoria delle case popolari (Verona); invitare a seguire i metodi delle SS (Treviso); apporre cartelli stradali per invitare i concittadini ad emigrare perché si vive meglio da immigrati (Montegrotto Terme, Padova).

Forum provinciale per una legge giusta sull'immigrazione

venerdì 14 dicembre 2007

Riunione Provinciale GC


Care Compagne e Cari compagni,

è fissata per





GIOVEDI’ 20 DICEMBRE

alle ore 21

Presso il CIRCOLO S.ALLENDE di SAVIGLIANO

in Via San Pietro 21

La riunione provinciale dei\delle Giovani Comunisti\e.

Sarà presente il coordinatore regionale Salvatore Midolo per discutere dell’anno passato e delle decisioni da prendere in futuro.

Sarà inoltre un’importante occasione per ritrovarci tra i “vecchi compagni” e conoscere i “nuovi compagni”, per organizzare un’altra cena, per organizzare al meglio la distribuzione di Adelante e per discutere su nuove iniziative da attuare.

Con la speranza di vedervi tutte\i al più presto

Chiara Siddi
(coordinatrice provinciale G.C. Cuneo)

info: 3471695621

giovedì 13 dicembre 2007

Almeno sanno imitare ......

Le destre a Cuneo spediscono, non richiesti, a casa delle famiglie due "fogli" di propaganda: "Il Corso" e "La Destra Cuneese".

Beh?

Qualche giorno fa' "il Corso" nella rubrica "Teniamoli d'occhio" citava la "Festa russa" per la commemorazione delle Rivoluzione d'Ottobre tenutasi qualche tempo addietro presso la nostra Sede.

Oggi "La Destra Cuneese" ci informa, in un occhiello, che anche loro hanno aperto un blog.


Bene ragazzi!

L'imitazione è uno dei modi migliori di apprendimento.

Chissà che un giorno, a furia di copiarci, questi signori non si formino una cultura ed una coscienza politica.

Auguri! ... e visitateci più spesso ... non si sa mai... nella vita si può anche rinsavire....

Private, in Italia le peggiori d'Europa


Indagine Ocse-Pisa boccia senza apello gli istituti non statali
Nella maggioranza dei Paesi, invece, il privato alza il livello medio

Private, in Italia le peggiori d'Europa
"Meglio studiare nella pubblica"

di SALVO INTRAVAIA

LA scuola privata italiana è la peggiore d'Europa. Ma non solo. E' anche una delle ultime al mondo. In Italia, sulle scuole non statali, da alcuni anni a questa parte si confrontano due opposte idee (pro e contro il finanziamento pubblico). I favorevoli ritengono che il ruolo (e il conseguente trasferimento di fondi pubblici) delle scuole private sia indispensabile per fare crescere l'intero sistema scolastico nazionale. I contrari pensano sostengono che il trasferimento diretto di risorse pubbliche alle scuole non statali sia incostituzionale. Ma intanto arriva l'impietoso giudizio dell'indagine Ocse-Pisa (Programme for international student assessment) 2007, che boccia gli istituti privati senza appello.

Il report internazionale sulle competenze dei quindicenni nelle cosiddette literacy relative alla Lettura, alle competenze in Matematica e scientifiche certifica, in Italia, la maggiore qualità del pubblico sul privato. In poche parole, il pur deludente quadro emerso dalla comparazione internazionale dei quindicenni italiani con i coetanei di altri 56 stati sparsi nei 5 continenti, pubblicato appena una settimana fa, si accentua se si prendono in considerazione i risultati delle sole scuole private.

L'Italia è uno dei pochi paesi occidentali e industrializzati dove gli adolescenti della scuola pubblica risultano "più" attrezzati dei compagni delle private. I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a troppi dubbi. Degli oltre 21 mila quindicenni presi in considerazione nel Belpaese il 4 per cento, al momento dell'indagine, era iscritto in istituti privati. Il divario emerso nella literacy Matematica è pari a 11 punti: 462 per gli adolescenti delle scuole statali e 451 per i compagni iscritti nelle classi delle scuole private. Distanza che diventa ancora più imbarazzante se si prende in considerazione la literacy scientifica: 476 contro 462. Solo in quella riguardante la Lettura (comprensione e produzione di testi scritti) il divario è minimo (appena 3 punti), pur sempre a favore degli studenti che affollano le scuole pubbliche.


Ma è il confronto internazionale a fare emergere una realtà ancora poco conosciuta e soprattutto, misurata. Tra le 48 nazioni di cui l'Ocse ha pubblicato i risultati disaggregati (pubblico/privato), in Matematica, l'Italia viene sopravanzata da nazioni come Uruguay e Israele che nella classifica complessiva la seguono e precede di appena un punto il Cile. Facendo sempre riferimento ai risultati dei soli alunni che frequentano le scuole private il nostro paese si colloca fra gli ultimissimi posti anche per le competenze in Lettura e nella literacy scientifica dove paesi come l'Azerbaijan e la Giordania, a giudicare dai risultati dei propri alunni, mostrano scuole private più competitive della blasonata Italia.

E se nella maggior parte dei paesi del mondo nel complesso le scuole private innalzano la qualità dell'intero sistema scolastico lo stesso non può dirsi per il nostro paese dove quel 4 per cento di studenti, sulle conoscenze scientifiche ad esempio, contribuisce ad abbassare il livello italiano già di per sé preoccupante. Solo a titolo di esempio, in Germania gli studenti delle private ottengono in Matematica quasi 40 punti in più dei compagni delle statali. Stesso discorso per il Regno Unito dove il distacco passa addirittura a 75 punti o in Spagna: più 25 punti a favore degli alunni delle private.

(La Repubblica, 11 dicembre 2007)

Commemorazione del 60° della Costituzione

Il Consiglio Comunale di lunedì 17 dicembre a Cuneo si aprirà con una commemorazione pubblica per il 60º anniversario della approvazione e dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale.

A tenere l’orazione ufficiale sarà Stefano Sicardi, professore ordinario di diritto costituzionale e Presidente del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche della sede cuneese dell’Università di Torino.


La commemorazione avrà luogo nella Sala Consiglio alle ore 18, come primo punto all’ordine del giorno della seduta consigliare e sarà aperta al pubblico.

La cittadinanza è invitata.


Fabio Panero

BUS per la manifestazione del 15 dicembre a Vicenza

BUS PER LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 15 A VICENZA

partenza da Torino con bus ore 7.30 dalla federazione PRC (via Brindisi)

costo 10 euro

per info o prenotazioni tel:011460471 chiedere di Donatella

Fabio Panero

lunedì 10 dicembre 2007

Sanzionata l’Unione Industriale nonostante la repressione della polizia




“Questi morti sulle vostre coscienze, ASSASSINI!!!”

Antonio Schiavone, 36 anni
Bruno Santino, 26 anni
Angelo Laurino, 34 anni
Roberto Scola, 32 anni

Sono nomi, volti e vite spezzate di lavoratori, operai siderurgici costretti a lavorare per dodici ore consecutive per un’azienda “in ristrutturazione” che ha già deciso tanti, troppi licenziamenti.
E' in mezzo a questi disastri non possiamo che urlare una parola: ASSASSINI!! , diretta ai responsabili di questo ennesimo dramma.
E’ necessario individuare delle responsabilità politiche e morali e noi le abbiamo individuate e oggi contestate e sanzionate perché crediamo che questo incredibile e tragico bilancio quotidiano non è solo una questione di "mancati controlli", ma anche conseguenza di leggi che rendono le vite e il lavoro sempre più precarie e pericolose.
E tra queste leggi ci sono la legge 30, il pacchetto Treu e di conseguenza questo Protocollo sul Welfare appena votato in parlamento, figlio dei ricatti dei Poteri Forti: Confindustria, sindacati confederali, parlamentari, governi e la lista potrebbe proseguire per intere pagine.
Per questo questa mattina, mentre il corteo procedeva verso la prefettura, abbiamo sanzionato simbolicamente col sangue dei lavoratori l’Unione Industriale di Torino, nonostante l’ennesimo atto di repressione da parte delle forze dell’ordine che alla nostra pacifica protesta ha risposto come al solito con manganellate, spintoni e insulti.
Perché ci vogliono moderni schiavi al servizio delle imprese, senza diritti e senza dignità.
Perché la precarietà uccide e le leggi e coloro che le sostengono sono i veri mandanti di questi omicidi.
Perché urliamo basta! all’ipocrisia di chi in questi giorni piange lacrime di coccodrillo ma che ha sulla coscienza la responsabilità politica dell’accaduto.
Giovani Comuniste/i Piemonte

Manifestazione “FALCI” a Dronero

VENERDI' 14 DICEMBRE

MANIFESTAZIONE A DRONERO

per i problemi della "falci"

il corteo partirà alle 10 dallo stabilimento di via Cuneo

Fabio Panero

Prossimi APPUNTAMENTI

IL NUOVO PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE:

QUALI PROSPETTIVE PER LA SANITA’ CUNEESE

DIBATTITO PUBBLICO

MERCOLEDI’ 19 DICEMBRE, ORE 18

CUNEO, CENTRO INCONTRI della PROVINCIA, SALA “B”

Corso Dante 42

Interverranno:

SERGIO DALMASSO

Consigliere Regionale Partito della Rifondazione Comunista

ELEONORA ARTESIO

Assessore Regionale Sanità Regione Piemonte

Presiede e modera: FABIO PANERO,

segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista

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VENERDI' 21 DICEMBRE:ORE 18

RIAPERTURA DEL CINEMA MONVISO A CUNEO

(VIA XX SETTEMBRE 14)

sarà priettato il film

"Il nascondiglio"

alla presenza del regista

Pupi Avati

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ORE 21 PRESSO LA FEDERAZIONE PROVINCIALE

DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

COMITATO POLITICO/ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI

sulla fase politica

Danneggiata l’insegna della Sede del PRC a Cuneo

Cambiano i tempi (?) ma i metodi sono sempre gli stessi: prima le lettere anonime (siamo gli amici dei drogati e degli extracomunitari) poi i volantini lasciati nottetempo al portone d'ingresso dalla "Destra" neofascista che anche nella nostra città, medaglia d'oro della Resistenza ha aperto una sede, nel silenzio generale.
Ora, nella notte tra l'8 e il 9 dicembre l'asportazione della falce e martello dall'insegna molto atrigianale della federazione di Rifondazione Comunista di Cuneo, in via Saluzzo 28.

I metodi son sempre gli stessi perchè si colpisce nottetempo, oppure si cerca di intimorire, sempre in maniera anonima e vagliacca.

Ma sbagliano questi signori: noi continueremo a lottare contro i vecchi e nuovi fascismi, contro il razzismo dilagante, come sempre hanno fatto e faranno i Comunisti in questo paese e nella nostra città, alla luce del sole però, senza nasconderci, senza vigliaccheria.

Fabio Panero

domenica 9 dicembre 2007

Cineforum in rosso - "Perchè il signor R. è diventato matto?"

Cineforum in rosso
lunedì 10 dicembre - ore 21

Perchè il signor R. è diventato matto?

1970, di Rainer Werner Fassbinder

Presso il Circolo di Rifondazione Comunista "R.Luxemburg" in V. Saluzzo 28 - Cuneo


trailer: primo cortometraggio diretto da Rainer Werner Fassbinder (1965): http://www.youtube.com/watch?v=YpseKhMHitY


La vita del signor Raab è apparentemente normale.
Il signor Raab, una sera, uccide moglie, figlio e un'amica di famiglia.
Difficile comprendere come mai un uomo normale, con un buon lavoro di disegnatore industriale, compia un atto così irrazionale.
Cosa succede nella mente del signor R.?
Improvvisamente il ripetersi quotidiano del vivere borghese sembra non conciliarsi più con lo stato d’animo del protagonista...In questa opera giovanile Fassbinder mette in luce l’ipocrisia e la falsità della classe media.

venerdì 7 dicembre 2007

DIECIMILA!!!


Ieri, 6 dicembre 2007,
a meno di un anno dall'arrivo online del blog Rifondacuneo, abbiamo superato il dato tendenziale di 10'000 (DIECIMILA!) visitatori unici annui, con quasi 14'000 pagine visitate.
E' con orgoglio e riconoscenza che vogliamo ringraziare tutte le compagne ed i compagni che ci seguono assiduamente; ragazzi! non pensavamo di arrivarci cosi' presto (se pensate che siam partiti a febbraio di quest'anno).
Grazie a tutti, e diffondeteci tra compagni e sostenitori!
hasta siempre!

giovedì 6 dicembre 2007

E' uscito "ADELANTE!" - dicembre 2007



E' uscito


"ADELANTE!"


numero di dicembre 2007


Prevenire è meglio che spegnere

Ancora morti sul posto di lavoro, guardate però cosa compare dal sito della TyssenKrupp.
A quanto pare non si fa mai abbastanza per la sicurezza dei lavoratori! ........

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12 Luglio 2007
Prevenire è meglio che spegnere
Il sistema antincendio della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni punta su prevenzione e protezione

L'incendio che nel 2006 ha gravemente danneggiato alcuni impianti dello stabilimento di Krefeld della ThyssenKrupp Nirosta, dimostra quanto serio sia il rischio di simili eventi all'interno di realtà come le nostre, dove le potenziali cause di incendio sono moltissime: da quelle elettriche (scintille, surriscaldamento di motori ecc.) alle esplosioni, fino alla distrazione umana (classico è l'esempio del mozzicone di sigaretta involontariamente gettato tra sostanze infiammabili).Per questo, la ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni si è da tempo dotata di una struttura antincendio che agisce su tre diversi fronti: prevenzione, protezione e spegnimento. Quella della prevenzione è un'attività fondamentale, che verte essenzialmente sul controllo periodico e sulla manutenzione degli impianti antincendio quali impianti fissi di spegnimento, estintori, idranti porte REI (sigla di uso internazionale che deriva dalle iniziali delle parole francesi Resistance, Entretenir e Isolement), secondo quanto previsto dalle leggi in materia e in linea con gli standard aziendali di controllo e manutenzione. In collaborazione con l'ente EAS (Ecologia, ambiente, sicurezza), vengono inoltre emesse apposite procedure e pratiche operative e sono effettuati controlli periodici nelle varie aree al fine di verificare l'attuazione delle disposizioni e soprattutto lo stato dei luoghi, dal momento che la base dell'attività di prevenzione è il monitoraggio costante del livello di pulizia e assenza di sostanze combustibili in zone pericolose. Quanto alla protezione, questa interessa in modo particolare le aree a rischio come vie cavi (completamente ricoperti di vernice intumescente), cabine e quadri elettrici (compartimentali con materiali REI). In questa attività di protezione rientra anche la recente messa in esercizio di un sistema di centralizzazione allarmi per l'Area a caldo e per l'Area a freddo (e che a breve per l'Acciaieria sarà implementato) e di un moderno sistema di telecamere 'motion control' in grado di verificare le variazioni di immagini nelle aree, permettendo, così, di diagnosticare un evento pericoloso sin dagli inizi.
Per le attività di spegnimento, infine, all'interno dello stabilimento opera una squadra antincendio professionale, in fase di ulteriore aumento organico, che si occupa anche della prevenzione e della protezione. La squadra è dotata di mezzi che consentono di fronteggiare anche incendi di notevoli dimensioni, come, ad esempio, un'autobotte da 8 metri cubi di acqua fornita di pompa ad alta pressione. È inoltre supportata, in caso di incendio, da circa 80 addetti agli impianti produttivi e dei servizi che hanno ricevuto un'adeguata formazione antincendio presso centri specializzati e da parte di funzionari del corpo dei Vigili del Fuoco di Stato. A questi ultimi è stata affidata anche la particolare formazione sull'antincendio ricevuta da tutti gli addetti agli impianti con Rischio di Incidente Rilevante D.L.gs. 334/99 (vedi fabbrica ossigeno e stoccaggio acido HF). Da segnalare, in ultimo, che durante lo svolgimento di un recente programma di formazione sulla sicurezza rivolto a tutto il personale economica del territorio ternano. Un brindisi vicino al nuovo laminatoio ha concluso la giornata, in attesa di prossime occasioni di festa.
ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni Anno 12 n.2
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Incidente sul lavoro alla Thyssen Krupp

Gruppi Consiliari Comunisti Italiani - Sinistra Democratica - Rifondazione Comunista

COMUNICATO STAMPA

Un minuto di raccoglimento in sala rossa e proclamazione del lutto cittadino per le vittime dell’incidente sul lavoro alla Thyssen Krupp.
“La morte sul lavoro di Antonio Schiavone, operaio della Thyssen Krupp, e le gravi condizioni in cui versano gli altri lavoratori a seguito dell’incidente accaduto la scorsa notte nello stabilimento di Corso Regina Margherita, devono indurre ad un serio momento di riflessione nella nostra città e nel paese. E’ inaccettabile – dichiarano Domenico Gallo, Monica Cerutti e Luca Cassano, rappresentanti dei tre partiti della sinistra in Sala Rossa - che si continui a morire nei posti di lavoro, così come è disumano che un lavoratore possa essere impiegato per 12 ore consecutive su di una linea.
Avremmo voluto che in un momento come questo si tenessero fuori le polemiche, ma siamo costretti a dire che avremmo gradito che la Thyssen Krupp avesse dimostrato la stessa determinazione sui temi della sicurezza sul lavoro così come è stata solerte, con incredibile cinismo, a decidere la chiusura dello stabilimento di Torino.
Infine riteniamo – concludono i tre Capigruppo - che la Città debba, in un momento così triste, esprimere la propria solidarietà ai lavoratori coinvolti nell’incidente ed alle loro famiglie, e, per questo, proponiamo un minuto di raccoglimento lunedì prossimo in Sala Rossa per il lavoratore che ha perso la vita e la proclamazione del lutto cittadino.”

Torino, 6 dicembre 2007

UFFICIO STAMPA

mercoledì 5 dicembre 2007

Comunicato Stampa - Le tariffe dell'acqua

COMUNICATO STAMPA

Nei mesi scorsi l’ ATO 4, ente amministrativo preposto a dettare indirizzi programmatici e linee di azione in merito alla gestione del ciclo idrico integrato per acqua e fognatura, ha deliberato l’aumento delle tariffe, per quanto concerne la quota fissa, di circa 24 Euro, triplicando la precedente quota.

La decisione rientra nella logica di uniformare la tariffa su tutto il territorio provinciale; se in linea generale il principio è da condividere, nella realtà della nostra Provincia la nuova quota risulta penalizzante per i territori più marginali: si ritiene pertanto che ogni decisione debba essere “pesata” tenendo conto dei disagi in cui versano, soprattutto, le piccole e defilate realtà di montagna per il normale accesso alla maggior parte dei servizi.

E’ da considerare inoltre che l’aumento della quota fissa della tariffa non è stato accompagnato da puntuali previsioni di agevolazioni per le categorie sociali più deboli, e per l’anno 2008 sono previsti aumenti medi pari al 30%.

Si ritiene quindi importante ed urgente addivenire ad un ampio confronto, con i soggetti costituenti l’ATO e con i Sindaci ed i gestori dei servizi, per determinare opportune azioni ed indirizzi sulla individuazione delle tariffe.

Nella consapevolezza che ogni analisi in tal senso risulta complessa data la variegata articolazione del sistema operante nelle diverse realtà, risulta altrettanto doveroso mettere in atto una ferma volontà politica improntata a principi di equità e di salvaguardia sociale. Del resto, l’attuale fase, indipendentemente dalle modifiche legislative che verranno apportate dalla discussione della Legge Finanziaria in merito agli ATO, risulta particolarmente propizia per dettare tali nuove regole, dal momento che l’ATO 4 ha completato la ricognizione delle tariffe operanti nei vari Comuni.

In prima battuta, le tariffe per consumi minimi potrebbero essere stabilite “ a forfait”, con limiti da definire, prevedendo anche agevolazioni sulla quota fissa.

In prospettiva, anche in relazione a quanto stabilito dall’art. 154 del D.Lgs. 152/2006, si ritiene che dovrebbero essere presi in considerazione, in collaborazione con i Comuni, le fasce di reddito ed il tenore di vita delle famiglie (ad esempio con gli indicatori economici ISEE).

L’apertura di un dibattito è oltremodo importante perché la problematica della tariffa rappresenta uno dei tasselli di un dibattito ancora più ampio che concerne le tematiche contenute nella proposta di Legge di iniziativa popolare presentata nei mesi scorsi in Parlamento da una moltitudine di Comitati, Associazioni, Movimenti e Partiti, mirata, nei suoi princìpi istitutori, ad una svolta politica e culturale in direzione dell’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e della sua gestione pubblica e partecipata.

Sulla scorta dei suddetti orientamenti è stata formulata una interpellanza al Presidente della Provincia di Cuneo, ed in questi giorni l’interpellanza verrà presentata anche al Sindaco del Comune di Cuneo, chiedendo di dettare indirizzi per elaborare un sistema tariffario che obbedisca a fondamentali principi di equità sociale, e stabilendo, in primis, la riduzione delle tariffe per le categorie sociali più deboli.

Cuneo, 04.12.2007

Ivan Di Giambattista

Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista

Fabio Panero

Segretario Provinciale e Consigliere Comunale a Cuneo di Rifondazione Comunista

"La Città che cambia", le foto dell'evento


Potete trovare

QUI

Qualche immagine dell'incontro dello scorso 29 ottobre

Calendario assemblee nei Circoli sulla fase politica

Calendario assemblee nei Circoli sulla fase politica in vista della consultazione degli iscritti sulla collocazione governativa del PRC (bilancio di un anno e mezzo di governo, prossime iniziative, tesseramento, congresso, etc.)
MONDOVI': GIOVEDI' 6 DICEMBRE ORE 21
presso A.N.P.I. piazza S.Maria Maggiore
BRA: LUNEDI' 10 DICEMBRE ORE 21
via Crimea 35
SALUZZO: MERCOLEDI' 12 DICEMBRE ORE 21
presso Circolo Neruda
CUNEO: VENERDI' 21 DICEMBRE ORE 21
COMITATO POLITICO FEDERALE APERTO
Federazione Provinciale via Saluzzo 28

Sarò presente a tutti questi appuntamenti

Fabio Panero
segretario provinciale

martedì 4 dicembre 2007

Bertinotti: Il progetto del governo è fallito. Noi siamo gia' oltre l'Unione

Colloquio a Montecitorio con il presidente della Camera Bertinotti: per Prodi l'ultimo appello sarà sui salari

"Il progetto del governo è fallito. Noi siamo già oltre l'Unione"

"Palazzo Chigi ha finito con l'aumentare la distanza dal popolo della sinistra"

"Il Cavaliere è un animale politico, è attendibile la sua disponibilità a fare le riforme"

di MASSIMO GIANNINI
"La Repubblica, 4 dicembre 2007"

"Dobbiamo prenderne atto: questo centro sinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l'Unione non si è realizzata...". Alle cinque del pomeriggio, nel suo ufficio a Montecitorio, Fausto Bertinotti sorseggia un caffè d'orzo, e traccia un bilancio amaro di questo primo anno e mezzo di governo. È presidente della Camera, ci tiene a mantenere il suo profilo istituzionale, non vuole entrare in campo da giocatore. Ma le sue parole, quelle del vero leader della sinistra radicale, alla vigilia del meeting della Cosa Rossa di sabato prossimo, lasciano un solco profondo nel cammino della legislatura e nel destino delle riforme.
Bertinotti non fa previsioni, sulla durata del governo. "Non posso, non voglio", dice. Ma fa un ragionamento politico per molti versi "definitivo", sullo stato della maggioranza. "Voglio premetterlo: non ci deve essere nervosismo, da parte di Prodi. Usciamo da questa prigione mentale: io non so quanto andrà avanti, può anche darsi che duri fino alla fine della legislatura, e non ho nulla in contrario che questo accada. Ma per favore, prendiamo atto di una realtà: in questi ultimi due mesi tutto è cambiato". È nato il Pd, e la Cosa Rossa viaggia verso lidi inesplorati. Nel frattempo, Prodi ha accontentato i "moderati", sia sulla Finanziaria, sia sul Welfare.
Per il capo di Rifondazione ce n'è abbastanza per dire che "una stagione si è chiusa". Ora niente sarà più come prima: "Un governo nuovo, riformatore, capace di rappresentare una drastica alternativa a Berlusconi, e di stabilire un rapporto profondo con la società e con i movimenti, a partire dai grandi temi della disuguaglianza, del lavoro, dei diritti delle persone: ecco, questo progetto non si è realizzato. Già questo ha creato un forte disagio a sinistra. Poi si sono verificati fatti che lo hanno acuito. Ne potrei citare centomila...". Risultato: "Abbiamo un governo che sopravvive, fa anche cose difendibili, ma che lentamente ha alimentato le tensioni e accresciuto le distanze dal popolo e dalle forze della sinistra".
Questa, per Fausto il Rosso, è "la condizione reale". E forse irreversibile. Bertinotti cita Lenin, e la differenza tra strategia e tattica. "Il grande tema, per la sinistra radicale, è uno solo: l'autonomia. Torna una grande questione, che nacque nel '56, con i fatti di Ungheria, con la rottura nel Pci, con lo scontro Nenni-Togliatti. Lì nasce una grande cultura politica, una storia enorme, Riccardo Lombardi. È l'autonomia di un progetto, che da allora la sinistra ha cancellato, rimosso. Oggi, per la sinistra radicale, il tema si ripropone. Devi vivere nello spazio grande e nel tempo lungo, per creare una grande forza europea per il 21° secolo. Se questa è l'ambizione, allora tutto va ripensato. Essere o meno alleati del Pd, stare o meno dentro questo governo: tutto va riposizionato in chiave strategica".
Questo riposizionamento strategico, secondo Bertinotti, è appena iniziato. "Alla fine del percorso - chiarisce il leader - io voglio riconoscere al Pd il diritto a trovarsi gli alleati che vuole, ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all'opposizione". Dunque la stagione dell'Unione è al capolinea? "Intellettualmente io sono già proiettato oltre. Ma politicamente ancora no". E qui torna Lenin. Fissata la strategia del tempo lungo, c'è da occuparsi di tattica "hic et nunc", come dice il presidente della Camera. La tattica impone di combattere, ancora, dentro il quadro delle alleanze consolidate, e dentro il perimetro del governo in carica. Ma ad alcune condizioni irrinunciabili: "So bene, e ho persino orrore a pronunciare il termine: "verifica". Ma è chiaro che a gennaio serve un confronto vero, che prende atto del fallimento del progetto iniziale ma che, magari in uno spettro meno largo di obiettivi, rifissa l'agenda su alcune emergenze oggettive. E viene incontro alle domande della società italiana, con scelte che devono avere una chiara leggibilità "di sinistra". So altrettanto bene che queste scelte devono essere assunte dall'intera coalizione. Ma stavolta, davvero hic Rhodus hic salta. Sul Welfare, come si è visto, la sinistra radicale non ha aperto nessuna crisi. Ciò non toglie che il governo ha ormai molto meno credito a sinistra di quanto non lo avesse qualche mese fa...".
Bertinotti rinuncia a fare l'elenco delle "centomila cose" su cui il centrosinistra ha rinunciato a imporre la sua visione ("dalla laicità dello Stato alla politica estera"). "Ma se si vuole tentare una nuova fase della vita del governo, vedo due terreni irrinunciabili: i salari e la precarietà". È soprattutto sui primi, che il "padre nobile" del Prc fonda il suo ultimo avviso a Prodi: "Dai sindacalisti a Draghi, tutti dicono che la questione salariale è intollerabile. Ebbene, io mi chiedo: questa denuncia induce il governo a prendere qualche iniziativa, oppure no? Il 65% dei lavoratori italiani è senza contratto: posso sapere se questo per il governo è un problema, oppure no? In Francia Sarkozy ha aperto un confronto molto aspro, lanciando l'abolizione delle 35 ore e dicendo che se lavori di più guadagni di più: posso sapere se in Italia, dai metalmeccanici ai giornalisti, il governo ritiene ancora difendibili i contratti nazionali di categoria, oppure no? Non c'è più la scala mobile, ma intanto i prezzi stanno aumentando in modo esponenziale: tu, governo, non solo non vuoi indicizzazioni, ma con la fissazione dell'inflazione programmata hai contribuito pesantemente a tenere bassi i salari. Dunque c'entri, eccome se c'entri. E allora, in attesa di sapere cosa farai sui prezzi, posso sapere cosa pensi del problema dei salari? E attenzione: qui non basta più ripetere banalmente che "bisogna rinnovare i contratti". Io voglio sapere se il governo ritiene giuste o meno le rivendicazioni. Voglio sapere se ritiene opportuno restituire il fiscal drag, o se invece si vuole assumere la responsabilità di continuare a non farlo. Insomma, io voglio una bussola. Voglio decisioni che rimettano il centrosinistra in sintonia con la parte più sofferente del Paese. Che altro devo dire? Ridateci Donat Cattin...".
Dunque, appuntamento a gennaio. Se Prodi non raccoglie, questo invito potrebbe essere davvero l'ultimo. Questione di tattica, che per la Cosa Rossa, prima o poi, dovrà necessariamente coincidere con la strategia. Ma allo stesso modo, per Bertinotti, la tattica offre un'altra formidabile opportunità, stavolta a tutto il sistema politico: il dialogo sulle riforme. Stavolta l'accordo è "una possibilità reale". Nei due poli "si è affermata una larga condivisione su due punti essenziali. Primo: l'attuale sistema istituzionale ed elettorale è un fattore di riproduzione della crisi politica. Dalla Finanziaria al Welfare, tutto dimostra che il bicameralismo perfetto non funziona più. Secondo: la lunga transizione dalla Prima Repubblica è fallita. La barca si è messa in moto nel '93, ma non ha raggiunto l'altra riva, è in mezzo al fiume e va alla deriva con un duplice difetto: le maggioranze coatte (buone per vincere ma non per governare) e il trasformismo endemico. Insomma, questo sistema bipolare è fallito, e tutte le forze politiche hanno capito che se non va in porto una riforma, la crisi istituzionale diventa inevitabile, e travolge tutto. Si apre un panorama da Quarta Repubblica francese".
Di qui la convergenza possibile su un nuovo sistema elettorale. "Il sistema proporzionale, con clausola di sbarramento e senza premio di maggioranza, è una soluzione ragionevole", sostiene Bertinotti. "Soprattutto, è coerente con l'evoluzione del quadro politico: il Pd, il Partito del popolo del Cavaliere, la Cosa Rossa, lo spazio al centro. Siamo in una fase costituente di nuove soggettività politiche. La legge elettorale che scegli non è più levatrice del cambiamento, ma è una sua conseguenza. Con il proporzionale torni alla ricostituzione di alcuni fondamenti di democrazia attiva, che sentiamo ormai vacillare. Torni alla radice della Costituzione di 40 anni fa, torni a individuare nei partiti il cardine del sistema. Sei dentro la nervatura della democrazia, che non può non fondarsi sulla rappresentanza".
A Rifondazione il ritorno al proporzionale è sempre piaciuto. Normale che il suo leader lo benedica. Meno normale, in questo clima di sospetti, è che benedica anche l'apertura del tavolo con Berlusconi: "Senta, qui bisognerà prima o poi che un certo centrosinistra decida se il Cavaliere è un protagonista della politica italiana, oppure no. Io, che al contrario di Blair considero quanto mai attuale il cleavage destra/sinistra, penso che lo sia. Penso che sia un animale politico, che muove da processi reali di una parte della società, che incorpora l'antipolitica ma dentro una soggettività politica, chiaramente di destra. E penso che Berlusconi abbia preso atto della crisi del sistema e della crisi del centrodestra. Dunque, se rileggo le sue mosse, considero attendibile che anche lui, stavolta, cerchi un accordo per rinnovare il quadro politico-istituzionale".
Via libera alle riforme, via libera alla trattativa con il Cavaliere. Anche in questo caso, Prodi non deve innervosirsi. Finalmente è passata l'idea che il dibattito sulla legge elettorale non pregiudica l'esistenza del governo. "Non ci sono due maggioranza diverse, una per il governo, una per la riforma, che si escludono l'una con l'altra". Ma certo, se vuole durare, il Professore deve imprimere una svolta fin dai primi giorni del 2008. In caso contrario, sarà davvero la fine. L'ultima battuta di Fausto dice tutto: "Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente...". Visse ancora alcuni anni. Ma gli ultimi furono terribili.
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