martedì 31 luglio 2007

Interrogazione parlamentare della Senatrice Daniela Alfonzi sul caseificio di Moretta

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Premesso che:

- il caseificio di Moretta (CN), ex Locatelli, è di proprietà della famiglia Besnier, presente in Europa con oltre 70 caseifici, avendo acquisito, negli anni, aziende e marchi prestigiosi e noti (Invernizzi, Cademartori, Galbani);
- nel dicembre 2006 la direzione aziendale ha comunicato la volontà di cessare la produzione, dopo che altre aziende del gruppo in Italia (Cademartori) erano state chiuse. Tale decisione appare contraddittoria e inaccettabile, in quanto lo stabilimento risulta in attivo;
- la situazione coinvolge 150 lavoratori a tempo indeterminato e 60 stagionali, oltre ad aziende di manutenzione, un’azienda di trasporti e le aziende fornitrici del latte;
- la scelta della proprietà si ripercuote su un territorio già profondamente colpito da molteplici e serie crisi aziendali (casi Michelin, Alstom, Bertello, St. Gobain), aggravando la già difficile situazione occupazionale della provincia di Cuneo;
- sono stati convocati più tavoli di crisi in Provincia di Cuneo e uno in Regione Piemonte. La stessa Amministrazione regionale, in data 29 dicembre 2006, ha inoltrato una sorta di “ricorso” all’antitrust circa l’unica proprietà (Besnier) di stabilimenti gemelli, con produzioni pressoché identiche;

si chiede di sapere:
- se tale ricorso abbia ottenuto risposta, e, in caso affermativo, quale essa sia;
- se il Ministro in indirizzo, per quanto di propria competenza, intenda attivarsi per convocare le parti interessate (azienda, Amministrazione provinciale, Amministrazione regionale, sindacati, rappresentanze dei lavoratori, cooperative), affrontando la situazione segnalata e predisponendo tutti gli interventi utili e necessari a favorire la risoluzione del problema.
31 luglio 2007

sen. Daniela Alfonzi

Addio e grazie, Comandante!

addio compagno comandante..e grazie di cuore per tutto quello che ha fatto per la nostra bellissima partria...
(Foto: rivoluzionecontinua - http://blog.libero.it/menatementali/)



In ricordo di Giovanni Pesce


E’ morto, all’età di 89 anni, Giovanni Pesce, figura leggendaria della guerra di Spagna e della Resistenza.
Si iscrive al Partito comunista clandestino nel 1935, all’età di 17 anni, partecipa diciottenne alla guerra di Spagna in cui subisce ferite.
Arrestato e confinato a Ventotene, dal settembre ’43 organizza i GAP a Torino e a Milano con il nome di battaglia di Visone.
Medaglia d’oro al valor militare, attivo nelle associazioni partigiane e nel PCI, aderisce a Rifondazione. Faceva parte del Comitato politico nazionale di Rifondazione e del Consiglio nazionale dell’ANPI.

Famoso il suo libro Senza tregua, la guerra dei GAP (Feltrinelli, 1967). Di particolare significato le pagine sulle ultime ore di Dante Di Nanni.

E’ utile e doveroso ricordare questa figura. E’ un altro pezzo, significativo, della storia del movimento operaio e comunista che ci lascia. Abbiamo avuto Pesce vicino a noi nella costruzione del nostro partito, nell’impegno contro il revisionismo storico e la rivalutazione strisciante del fascismo.

Lo ricordo in commemorazioni della guerra di Spagna e nel ricordo nell’anniversario della morte, del suo amico e compagno Dante Di Nanni, nel quartiere S. Paolo a Torino e sempre a Torino, poco più di un anno fa, alla proiezione di Terra e liberà di Loach.

Ripropongo, tra ottobre e novembre, un momento di incontro, di piccolo riconoscimento a tutti i primi tesserati a Rifondazione in provincia e di ricordo di chi non c’è più.

La sempre più difficile militanza politica, il sempre più difficile riferirsi al comunismo passa anche nel conoscere la nostra storia, valorizzarla, comprendendone gli errori.

Sergio.

domenica 29 luglio 2007

Caseificio di Moretta - Interrogazione di Sergio Dalmasso

Il consigliere regionale Sergio Dalmasso (Rifondazione) ha presentato interrogazione urgente sulla situazione di grave crisi che tocca il caseificio di Moretta e che rischia di produrre la disoccupazione di oltre 200 lavoratori, oltre a gravi difficoltà per tutto l'indotto.
Il consigliere, ricordato il fatto che la crisi dipende dalla volntà aziendale e non da difficoltà economiche, che si rischia di disperdere un patrimonio industriale e le provate capacità dei lavoratori, sottolinea la natura di monopolio della Besnier che ha progressivamente acquistato aziende e marchi italiani, per poi chiudere industrie produttive e in attivo che rifiuta di cedere per evitare ogni concorrenza.
Dalmasso chiede l'immediata convocazione di un nuovo incontro in Regione in cui si ponga l'azienda davanti alle sue gravi responsabilità e l'intervento della finanziaria regionale.

di seguito il testo dell'interrogazione:

Interrogazione con richiesta di risposta in commissone.
Oggetto: crisi del caseificio di Moretta, ex Locatelli

Premesso che:

il caseificio di Moretta, ex Locatelli, è di proprietà della famiglia Besnier, presente in Europa con oltre 70 caseifici, che ha acquistato, negli anni, aziende e marchi (Invernizzi, Cademartori, Galbani) che nel dicembre 2006 la direzione aziendale ha comunicato la volontà di cessare la produzione dello stabilimento, dopo che altre aziende del gruppo in Italia (Cademartori) erano state chiuse, decisione contraddittoria e inaccettabile risultando lo stabilimento in attivo, non in crisi che la crisi tocca 150 lavoratori a tempo indeterminato, sessanta stagionali oltre ad aziende di manutenzione, un’azienda di trasporti e l’indotto della materia prima, il latte e si aggiunge alla difficile situazione occupazionale della provincia di Cuneo (casi Michelin, Alstom, Bertello, St. Gobain)

Ricordato che:

sono stati convocati più tavoli di crisi in Provincia e uno in Regione
che l’Amministrazione regionale, in data 29 dicembre 2006, ha inoltrato una sorta di “ricorso” all’antitrust circa l’unica proprietà (Besnier) di stabilimenti gemelli, con produzioni pressoché identiche.

INTERROGANO
per sapere se tale “ricorso” abbia ottenuto risposta se l’Amministrazione regionale non intenda convocare le parti interessate (azienda, amministrazione provinciale, sindacato, rappresentanze dei lavoratori, cooperative) per fare il punto della situazione e sollecitare la vendita dello stabilimento se non si ritenga che tra i compiti della FinPiemonte, così come risulta dalla ristrutturazione votata in Consiglio regionale il 25 luglio u.s. vi possa essere quello di occuparsi attivamente di questa o altre aziende la cui crisi non dipende da deficit economici, ma da precise scelte aziendali (monopolistiche).

Primo firmatario Sergio Dalmasso

Comunicato stampa - Altragricoltura


Comitato Promotore delle leggi popolari
su Sovranità Alimentare e OGM
Ufficio stampa – uffstampa@altragricoltura.info
Roma, 20/7/07


COMUNICATO STAMPA


PRONTI ALLA RACCOLTA DELLE FIRME
DEPOSITATE IN CASSAZIONE LA LEGGE POPOLARE CHE INDICE IL REFERENDUM SUGLI OGM E QUELLA PER LA SOVRANITA’ ALIMENTARE
A TUTELA DEI DIRITTI DEI CONTADINI E DEI CONSUMATORI



DA SETTEMBRE I CITTADINI ITALIANI POTRANNO,
CON DUE FIRME, DIRE:


NO AGLI OGM DELLE MULTINAZIONALI NEL CIBO


SI ALLA SOVRANITA’ ALIMENTARE CHE TUTELA GLI INTERESSI
DI CONTADINI E CONSUMATORI


Il 20 luglio 2007, presso la Corte di Cassazione sono state depositate due leggi di iniziativa popolare da parte del Comitato promotore.


Il comitato è stato promosso dai contadini di Altragricoltura Foro Contadino che ieri erano presenti a Roma da diverse regioni italiane del Nord del Centro e del Sud per firmare il deposito degli atti, e da altre associazioni e movimenti.


Fra i firmatari il deposito delle leggi, Gianni Cavinato (Associazione Consumatori Utenti), Fabrizia Pratesi de Ferrariis (Equivita) e Enrico Lucconi (particolarmente attivo con altri nella stesura della legge che indice il referendum sugli OGM).


Con la Legge per la Sovranità Alimentare i contadini e i loro alleati indicano alle istituzioni la strada per uscire dalla pesantissima crisi che sta investendo le campagne italiane. Nella legge si propone alle istituzioni di assumere i principi della sovranità alimentare come una delle chiavi possibili con cui affrontare il rilancio dell’agricoltura italiana, mettendo al centro gli interessi di chi lavora la terra e di chi consuma il cibo.


La Legge per la Sovranità Alimentare, oltre che indicare principi, punta a realizzare spazi di partecipazione democratica con le Consulte per la Sovranità Alimentare e strumenti operativi nuovi come quelli contro il dumping, per promuovere il ciclo corto o l’Agenzia per la gestione dei beni comuni e le risorse naturali in agricoltura.


La Legge che istituisce il Referendum sugli OGM, realizza il primo degli obiettivi della partecipazione democratica: quello di permettere ai cittadini con il voto di decidere sull’introduzione degli ogm in Italia. La normativa europea prevede la consultazione popolare prima che gli ogm, sia pure nella forma della coesistenza, vengano definitivamente liberalizzati nella produzione.


E’ arrivato il momento che il parlamento italiano, in ottemperanza al dettato normativo del legislatore europeo, convochi, con apposita legge, il referendum perché su questo tema così delicato i cittadini possano esprimersi per far valere i loro interessi contro le pressioni delle lobbies nazionali e internazionali del transgenico.


Al deposito delle leggi si è arrivati dopo un lungo percorso di confronto e discussione che ha coinvolto molte realtà contadine di base impegnate in vertenze, mobilitazioni e pratiche di economia etica oltre che realtà del consumo critico, dell’ambientalismo, del mondo accademico e delle istituzioni.


A partire da Settembre si avvierà la campagna di raccolta delle firme che punta fin d’ora a realizzare il più ampio risultato intervenendo per sei mesi in una vasta azione di sollecitazione della società.


Il Comitato Promotore sta organizzando la rete territoriale e gli strumenti organizzativi di coordinamento perché la campagna di raccolta delle firma veda il protagonismo diffuso ed ampio di tutte le esperienze locali e di base, nel convincimento che la società italiana sia matura per rivendicare il diritto a scegliere su questioni così delicate.


Prossimi due appuntamenti del comitato promotore sono:


- 11/18 Agosto 2007 – Policoro (MT) TERRECONTADINE – Festa nazionale del ciclo corto. (http://www.terrecontadine.net/)
Il Comitato organizza, all’interno della Festa Nazionale di Altragricoltura, seminari, incontri e dibattiti per mettere a punto il percorso dell’autunno


- Secondo fine settimana di Settembre: Assemblea nazionale del Comitato promotore e avvio della raccolta delle firme

giovedì 26 luglio 2007

INTESA SULLE PENSIONI: Così non va, per il Prc il problema rimane aperto

INTESA SULLE PENSIONI

Così non va,
per il Prc il problema rimane aperto

E’ stata raggiunta tra il governo e il sindacato l’intesa sulle
pensioni e siglato un testo che affronta i temi della revisione dello
scalone, della disciplina dei lavori usuranti faticosi e pesanti, le
finestre pensionistiche, i coefficienti di trasformazione e la
razionalizzazione degli enti previdenziali e assicurativi.


leggi il testo completo del comunicato cliccando qui

Festa del Circolo "Salvador Allende"

A tutte/i le COMPAGNE E COMPAGNI, AMICHE E AMICI, TESSERATI E NON!!!!!!!

Venerdì 27 luglio,

presso il Lago Isola a Cavallermaggiore
(c/o la cava vicino a Le Cupole)
si terrà
la cena del
Circolo di Rifondazione Comunista
"Salvador Allende"
di Savigliano.


Un'occasione per incontrarci, conoscerci e per un saluto prima delle ferie estive.

Il costo è di 15,00 euro tutto compreso...anche il vino!!!

(vedi allegato! clicca qui)

Sergio Dalmasso: Strumenti avanzati per i disabili piemontesi

DALMASSO (PRC): CON L’APPROVAZIONE DELLA DELIBERA CHE STANZIA FONDI REGIONALI PER L’ACQUISTO DI STRUMENTI AVANZATI, I DISABILI PIEMONTESI VEDONO RICONOSCIUTO IL LORO DIRITTO ALL’AUTONOMIA E ALL’INCLUSIONE SOCIALE.

Oggi la Giunta Regionale ha approvato una delibera che prevede l’accantonamento di contributi a persone con grave disabilità, per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati rivolti all’autonomia e all’inclusione sociale.

“Si tratta – dice Sergio Dalmasso, consigliere regionale del PRC - di un atto che assicura a persone con disabilità grave, minori o adulte, la disponibilità di ausili ad alta tecnologia quali software e hardware informatici come, ad esempio, apparecchiature informatiche riconducibili al comunicatore simbolico, oppure dispositivi domotici per il controllo ambientale”.

“Il contributo economico – continua Dalmasso - è ordinariamente non superiore a 1500 euro per anno, ma è aumentabile ulteriormente qualora venga riconosciuta l’indispensabilità e l’appropriatezza dell’ausilio richiesto. In questo senso il provvedimento prevede precisi criteri di valutazione delle domande, individuando priorità nell’assegnazione dei contributi”.

“Lo sforzo della Regione – continua ancora Dalmasso - è particolarmente significativo perché la misura viene sostenuta con fondi propri (2 milioni di euro), a fronte del fatto che tali prestazioni non sono previste dai vigenti Livelli Essenziali di Assistenza”.

“Infine – conclude Dalmasso - voglio ricordare che il provvedimento si colloca pienamente nello spirito del nuovo Piano Socio-Sanitario, il quale si pone l’obiettivo di assicurare alle persone con disabilità e alle loro famiglie un sistema integrato di interventi socioassistenziali, educativi, scolastici, formativi, per il diritto al lavoro, per la mobilità e fruibilità ambientale. In questo solco la delibera contribuisce alla costruzione di una nuova cultura della disabilità basata sul concetto di diversità come normalità nella condizione umana”.

Torino, 25/07/07


In allegato un secondo comunicato su interventi nel campo socio-sanitario per i progetti di "vita indipendente" (clicca qui)

giovedì 12 luglio 2007

Intervista al Ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero



"Strano" questo Ministro che arriva a Cuneo con la sua auto privata, accompagnata dalla sua compagna e da un cagnolino che si chiama Milù.


Prima dell'affollatissimo convegno organizzato dalla C.G.I.L. durante un boccone mangiato al volo, trovo il tempo per sottporgli alcune domande per il giornale "Di tutti i colori", l'intervista integrale uscirà sul prossimo numero.


1) ci sono tempi certi per la disdetta dell’accordo con le Poste e il passaggio delle pratiche ai comuni?
No


2) Se non certi ci sono tempi realistici
Sto discutendo con il Ministro degli interni che è il titolare della Convezione per avere il passaggio da subito delle competenze delle Poste ai Comuni


3) A quando i flussi 2007? E quanti?
I tempi per i flussi sono molto lunghi, circa 16 mesi. Per questo penso non sia opportuno fare un decreto flussi (che finirebbe a fine 2008) ma piuttosto una regolarizzazione di tutti i clandestini che lavorano al nero.



4) Su 100 quante probabilità per la regolarizzazione e cosa farai tu per la regolarizzazione?
Venti. Faccio battaglia politica.

5) A quando la legge? Dobbiamo temere imboscate o "compromessi" da parte dei nostri nel decorso della legge?
La legge comincia il suo iter in Parlamento entro luglio 2007. Penso di si, che ci saranno sia imboscate che ricerca di compromessi

Acqua Pubblica, ci metto la firma!


Sono state consegnate al presidente della Camera Fausto Bertinotti, questa mattina alle 11, le quasi 400.000 mila firme raccolte negli ultimi sei mesi per la campagna 'Acqua Pubblica, ci metto la firma!'. Ciò che chiede il Forum italiano dei movimenti per l’acqua - di cui è attiva anche una sezione cuneese -, è che, attraverso la proposta di legge di iniziativa popolare, il governo e la gestione della risorsa idrica tornino ad essere interamente pubblici.
Il Comitato Cuneese ha fatto la sua parte e, da gennaio ad oggi, ha raccolto oltre 4.500 firme. In concomitanza con la consegna ufficiale di oggi a Roma, i rappresentanti del Forum nella Granda hanno organizzato un secondo contemporaneo conferimento. Questa mattina alle 10 sette rappresentanti del Comitato, accompagnati dal consigliere provinciale Ivan Di Gianbattista, sono stati ricevuti nel Palazzo della Provincia dal Presidente Raffaele Costa e dall'assessore provinciale alle Risorse Idriche Umberto Fino, ai quali hanno 'fatto dono' del plico delle firme raccolte nella nostra provincia, oltre che del libro di presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare.
"Il presidente Costa - commenta Oreste Delfino, membro del Comitato Cuneese - ha preso l'impegno di convocare a settembre un Consiglio provinciale per discutere del tema. In serata, accompagnati dai consiglieri comunali Liliana Meinero, Fabio Panero e dall'assessore Alessandro Spedale, effettueremo un'identica consegna al sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, firmatario egli stesso della petizione per la proposta di legge".
"Ora - continua Delfino - non rimane che attendere la discussione della proposta di legge al Governo. Dal canto nostro eserciteremo pressione perchè l'iter parlamentare si svolga nel più breve tempo possibile. Le 400mila firme presentate, a fronte delle 50mila richieste, sono comunque già un buon incentivo di celere risoluzione". Nei prossimi giorni, in tutti i comuni dove si è effettuata la raccolta, verranno affissi manifesti che informeranno i cittadini sui risultati raggiunti".

mercoledì 11 luglio 2007

Ferrero a Cuneo: NO auto blu.


Contro i costi della politica:
ecco un Ministro che viaggia senza auto blu, senza scorta, etc. ma che discute e si confronta con la gente.
(nella foto, un momento dell'incontro "Immigrati, Nuovi Cittadini" svoltosi il 6 luglio scorso)
Un suggerimento per abbattere i "costi della politica"

Cuneo: pensioni, presidio di lavoratori dalla Prefettura

E' organizzato da Cgil, Cisl e Uil di Cuneo il presidio davanti alla Prefettura cittadina in programma per giovedì, dalle 10 alle 12.

La manifestazione, a cui sono invitati a partecipare lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, si pone lo scopo di sollecitare la presentazione di una proposta da parte del Governo che permetta di superare lo scalone previsto dalla riforma Maroni; ripristini una maggiore flessibilità dell’età pensionabile e dia risposte alle giovani generazioni, alle quali deve essere garantito un trattamento pensionistico dignitoso.

Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre che vengano superate le residue fasce di privilegio ancora esistenti tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti e all’interno dello stesso lavoro dipendente, che si distigua tra assistenza e previdenza e che venga garantito il potere d’acquisto delle pensioni, condizione necessaria per assicurare una vita dignitosa a pensionate e pensionati.

lunedì 9 luglio 2007

Effetto Terra - IX Campo di Formazione

COMUNE DI BOVES

ACMOS
SCUOLA DI PACE DI BOVES
LIBERA
ALBACHIARA

EFFETTO TERRA
IX Campo di formazione
Boves, 12 - 15 Luglio 2007


SABATO 14 LUGLIO
Presso il Teatro Borelli
BOVES:

ore 10,30:
"Discorso sulla Decrescita"
incontro pubblico con Maurizio Pallante e
On. Diego Novelli (Direttore Nuova Società 2007)

Presso il Palazzetto Polivalente
Madonna dei Boschi BOVES:

ore 15,00:
incontro con Don Luigi Ciotti (Presidente Gruppo Abele e Libera) e
Gianna Pentenero (Assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Piemonte).

Tutta la popolazione è invitata

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE SPIARE

Savigliano, 06/07/2007

Al sindaco di Savigliano
Dott. Aldo Comina

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE SPIARE

Caro Aldo,
nelle ultime settimane si è riacceso un ampio dibattito in merito all’installazione di telecamere nella nostra città. Come ben sappiamo l’opposizione, in assenza di veri e propri argomenti contro l’operato dell’amministrazione, tenta di cavalcare le paure e le angosce dei cittadini, sbandierando il tema della sicurezza.
Preoccupati che questa tematica possa essere affrontata con eccessiva superficialità dovuta all’allarmismo venutosi a creare e che la proposta delle telecamere non sia il frutto di una attenta indagine sull’argomento, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente a te, convinti che ascolterai le nostre ragioni come hai sempre dimostrato di fare in questi anni.
La nostra contrarietà all’installazione di telecamere non nasce da un rifiuto ideologico ma dalla convinzione che si tratti di un’azione inefficace, inopportuna e iniqua oltre che non prevista dal programma elettorale con cui ci siamo presentati ai cittadini saviglianesi.
Il legislatore, al momento dell’assegnazione delle competenze ai comuni, non ci pare abbia voluto individuare l’Ente locale quale titolare dei servizi di sicurezza, compiti in mano alle questure e pertanto diretti dal ministero dell’interno. Questo fatto, da solo, dovrebbe dissuaderci dall’intraprendere una simile iniziativa. Tuttavia sappiamo che sono ormai numerosi i comuni che hanno deliberato l’installazione di telecamere di videosorveglianza, convinti che queste possano avere una qualche utilità.
I favorevoli alle telecamere vedono in questa iniziativa un utile deterrente contro la criminalità e gli atti vandalici.
A nostro avviso bisognerebbe distinguere fra i due fenomeni.
Da un lato la criminalità, ovvero i tentativi di furto e rapina ai danni di negozi e abitazioni, e dall’altro gli atti vandalici contro il patrimonio sia esso pubblico che privato. Se per il primo è giusto intraprendere un’azione volta a smascherare gli autori di questi gesti, ci chiediamo - in ogni caso - quante telecamere dovrebbero essere installate in città al fine di dissuadere i rapinatori. Oppure pensiamo che soltanto il centro cittadino meriti attenzione sulla sicurezza e che i commercianti e i residenti delle periferie non meritino pari dignità? E anche riuscissimo a coprire l’intero territorio comunale con telecamere il prezzo da pagare in termini di privacy non sarebbe forse un po’ troppo elevato? Francamente ci sentiremmo un po’ a disagio nell’uscire di casa e trovarci di fronte un occhio vigile che ci spia nell’andare dal panettiere o al supermercato e trovare sempre uno zoom che controlla i nostri spostamenti o, peggio ancora, uscire con la compagna - magari a fare due passi nel parco Graneris - sentendoci continuamente osservati. Il prezzo da pagare non sarebbe forse eccessivo? I dati relativi alla criminalità fornitici dalla polizia municipale e che tu stesso conosci francamente non sono tali da destare eccessiva preoccupazione e soprattutto non mostrano una tendenza crescente rispetto agli anni passati.
Diverso è il tema del vandalismo che andrebbe associato ai fenomeni di bullismo e di violenza addebitabili principalmente a gruppi giovanili. In questo caso non pensi sia meglio intraprendere un’azione tesa a individuare le cause che portano sempre più giovani ad assumere atteggiamenti violenti senza un’apparente scopo preciso? Si parla spesso di una generazione disorientata, della perdita di valori, numerosi convegni e dibattiti evidenziano un disagio diffuso fra le giovani leve. Probabilmente è facile riempire pagine con questi argomenti senza tuttavia giungere a soluzioni univoche. Ciononostante l’idea che un giovane su cento possa finire in guai giudiziari per un atto vandalico grazie a un servizio di videsorveglianza non ci pare molto utile nè per arrestare un fenomeno che nasce da pulsioni irrazionali nè tantomeno per "educarlo" al senso civico.
A ben vedere i compiti che il legislatore affida ai comuni sono quelli dell’assistenza e della prevenzione sociale, come dimostra l’esistenza stessa del Consorzio Monviso Solidale, un Ente in continua carenza di mezzi economici e che sempre più dipende dal finanziamento locale. In questi anni non sono però mancate esperienze positive come la nascita del Centro Famiglie o il progetto di Educativa di Strada, che è stato capace di coinvolgere, anche finanziariamente, una Parrocchia e ben due associazioni di genitori. In cantiere ci sono proposte valide come il "Progetto Periferie" o la pista da skateboard, che però non sappiamo ancora se saremo in grado di finanziare. Noi proponiamo di dar loro la priorità. Tante sono le possibilità e le potenzialità in mano a un’amministrazione anche se spesso fanno meno notizia… d’altronde fa più rumore un cassonetto bruciato che un ragazzo persuaso a non bruciarlo.
Restiamo convinti che, in qualità di amministratori, dobbiamo perseguire progetti ambiziosi e di ampio respiro e non fermarci all’emergenza sbandierata… E’ per questo che ti chiediamo di ragionare e pensare a quale sia il vero pubblico interesse nella nostra città e se non sia meglio suggerire a Marco Butteri che, anziché perdere il suo tempo in inutili ronde notturne, faccia servizio di volontariato nella locale pronta accoglienza gestita dall’associazione Papa Giovanni, che da tempo trova difficoltà nel reclutare personale volontario. Siamo certi che trascorrere il proprio tempo libero con le persone in difficoltà sia ben più appagante che aggirarsi per le strade di notte con il rischio di spaventare i passanti.

Cordialmente

Alberto Mana
David Valderrama

venerdì 6 luglio 2007

La Festa di "Italia-Cuba

"MAMBO-TANGO"
La Festa di "Italia-Cuba"

Con la partecipazione speciale dell’ Associazione

"ARGENTANGO"

"Empanadas,Choripan con chimichurri"
"Vino Tinto-Cerveza"
"Mojito con el Rhon de Cuba"
Lotteria

Parco Marquet- Sabato 7 Luglio dalle 19,30
Boves

Non occorre prenotare. Ingresso libero.

mercoledì 4 luglio 2007

Immigrati Nuovi Cittadini, con Paolo Ferrero

Venerdì 6 luglio alle ore 20.30
la CGIL di Cuneo organizza un convegno dal titolo

"Immigrati: nuovi cittadini"

presso il centro incontri della provincia,
sala "Falco"

Interverrà il Ministro della solidarietà sociale

PAOLO FERRERO

COMUNICATO STAMPA: RIFONDAZIONE COMUNISTA CONTRO LA CHIUSURA DEGLI SPORTELLI ITALGAS DI CUNEO

COMUNICATO STAMPA: RIFONDAZIONE COMUNISTA CONTRO LA CHIUSURA DEGLI SPORTELLI ITALGAS DI CUNEO

Il Partito della Rifondazione Comunista preso atto della presentazione del Piano Industriale 2007/2010 della direzione di "ENI DIVISIONE GAS & POWER", comunicata ufficialmente a Roma il giorno 15 Maggio u.s., alla presenza delle Confederazioni Sindacali, mirata, nell’ambito della riorganizzazione dei servizi, alla completa chiusura degli sportelli nelle sedi decentrate; ritiene che se il suddetto intendimento venisse confermato, verrebbero definitivamente chiusi gli sportelli di Cuneo.

La sede di Cuneo è l’unica, quale servizio di sportello, ancora aperta nel territorio provinciale, e che giornalmente, gli uffici sono frequentati da una media di circa 100 utenti.

Il servizio fornito si è sempre rivelato essenziale, grazie alla professionalità del personale, per il disbrigo di pratiche e disguidi vari, altrimenti non facilmente risolvibili con la chiamata di un numero telefonico "verde".

Le intenzioni del gruppo aziendale "Gas & Power" che mettono in atto una evidente volontà di abbandono del territorio, provocano un diffuso disagio tra la popolazione, e la perdita di diversi posti di lavoro nella Provincia

Allo stato attuale, nonostante numerose proteste e prese di posizione di Enti Locali e Sindacati, non esistono particolari novità in merito ad un possibile ravvedimento della posizione aziendale.

Per queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno presentare Ordini del Giorno urgenti in Consiglio Provinciale ed in Consiglio Comunale a Cuneo e presto in Regione al fine di ottenere:

- un urgente incontro con la Direzione aziendale
- un tavolo di lavoro comprendente la Provincia, il Comune di Cuneo, con i Sindacati e con le associazioni dei consumatori al fine di studiare le strategie rivendicative opportune, da mettere in atto a breve;
- elaborare adeguate misure per costruire un fronte di mobilitazione e di sensibilizzazione ampio sul territorio, al fine di respingere la strategia aziendale mirata alla sola riduzione dei costi, senza prendere in considerazione la perdita di un servizio fondamentale e dei posti di lavoro;
- investire della problematica i consiglieri regionali ed i parlamentari della Provincia di Cuneo.


Ivan Di Giambattista, Consigliere Provinciale Rifondazione Comunista
Sergio Dal masso, Consigliere Regionale Rifondazione Comunista
Fabio Panero, Segretario provinciale e Consigliere Comunale Rifondazione Comunista
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