lunedì 7 gennaio - ore 21 LADRI DI BICICLETTE
A presto
Nello
Lunedì 17 dicembre, Ore 20.45
Auditorium Borelli
Boves
tavola rotonda
in ricordo di don Milani
" Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri
allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria
e reclamo il diritto di dividere il mondo
in diseredati ed oppressi da un lato,
privilegiati e oppressori dall'altro.
Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri".
si confronteranno sul tema
· don Marco Riba, Caritas Diocesana
· prof. Sergio Dalmasso, consigliere regionale
· avv. Maurizio Paoletti, consigliere comunale
Coordina: Ezio Bernardi, direttore de "La Guida"
Siete invitati!
SCUOLA DI PACE - BOVES
e
CENTRO DI FORMAZIONE "SANTOS-MILANI"
per informazioni :
Santos-Milani 0171/943407 santosmilani@gmail.com
Scuola di Pace di Boves 0171/391850
Sono il sorriso di una giovane donna,
sono il pugno chiuso di un bimbo,
sono la falce che ancora miete il grano.
Sono il volto sudato di un operaio,
sono una promessa da mantenere,
sono il martello che ancora batte il tempo.
Sono la speranza quando divampa,
sono il vento quando torna a soffiare;
sono comunista
e il mio compito non è ancora finito.
DICIAMO NO
Confidiamo che la mozione sia respinta e che ci sia una forte sollevazione di tutta l’opinione pubblica democratica.
Da parte nostra, come cittadini e come esponenti del Forum per una legge giusta sull’immigrazione, diciamo no a una norma vessatoria e motivata principalmente da esigenze elettorali che:
- nega, solo a una parte della popolazione, e per motivi di censo, il certificato di residenza, che è essenziale proprio per rimuovere quella condizione che il provvedimento si proporrebbe di colpire
- rovescia il ruolo delle amministrazioni locali trasformandole in astiose nemiche di una parte dei loro cittadini
- alimenta una campagna di odio contro l’immigrato che offende e colpisce duramente cittadini e lavoratori indispensabili per il paese
- si inserisce in un filone “culturale” che ha già visto, tra l’altro (da parte di sindaci, assessori, consiglieri di alcune città del nord) negare un matrimonio misto (Besozzo, Varese); escludere gli alunni immigrati dalle borse di studio (Romano d’Ezzelino, Vicenza) e dalla graduatoria delle case popolari (Verona); invitare a seguire i metodi delle SS (Treviso); apporre cartelli stradali per invitare i concittadini ad emigrare perché si vive meglio da immigrati (Montegrotto Terme, Padova).
Care Compagne e Cari compagni,
è fissata per
GIOVEDI’ 20 DICEMBRE
alle ore 21
in Via San Pietro 21
La riunione provinciale dei\delle Giovani Comunisti\e.
Sarà presente il coordinatore regionale Salvatore Midolo per discutere dell’anno passato e delle decisioni da prendere in futuro.
Sarà inoltre un’importante occasione per ritrovarci tra i “vecchi compagni” e conoscere i “nuovi compagni”, per organizzare un’altra cena, per organizzare al meglio la distribuzione di Adelante e per discutere su nuove iniziative da attuare.
Con la speranza di vedervi tutte\i al più presto
Indagine Ocse-Pisa boccia senza apello gli istituti non statali
Nella maggioranza dei Paesi, invece, il privato alza il livello medio
Private, in Italia le peggiori d'Europa
"Meglio studiare nella pubblica"
di SALVO INTRAVAIA
LA scuola privata italiana è la peggiore d'Europa. Ma non solo. E' anche una delle ultime al mondo. In Italia, sulle scuole non statali, da alcuni anni a questa parte si confrontano due opposte idee (pro e contro il finanziamento pubblico). I favorevoli ritengono che il ruolo (e il conseguente trasferimento di fondi pubblici) delle scuole private sia indispensabile per fare crescere l'intero sistema scolastico nazionale. I contrari pensano sostengono che il trasferimento diretto di risorse pubbliche alle scuole non statali sia incostituzionale. Ma intanto arriva l'impietoso giudizio dell'indagine Ocse-Pisa (Programme for international student assessment) 2007, che boccia gli istituti privati senza appello.
Il report internazionale sulle competenze dei quindicenni nelle cosiddette literacy relative alla Lettura, alle competenze in Matematica e scientifiche certifica, in Italia, la maggiore qualità del pubblico sul privato. In poche parole, il pur deludente quadro emerso dalla comparazione internazionale dei quindicenni italiani con i coetanei di altri 56 stati sparsi nei 5 continenti, pubblicato appena una settimana fa, si accentua se si prendono in considerazione i risultati delle sole scuole private.
L'Italia è uno dei pochi paesi occidentali e industrializzati dove gli adolescenti della scuola pubblica risultano "più" attrezzati dei compagni delle private. I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a troppi dubbi. Degli oltre 21 mila quindicenni presi in considerazione nel Belpaese il 4 per cento, al momento dell'indagine, era iscritto in istituti privati. Il divario emerso nella literacy Matematica è pari a 11 punti: 462 per gli adolescenti delle scuole statali e 451 per i compagni iscritti nelle classi delle scuole private. Distanza che diventa ancora più imbarazzante se si prende in considerazione la literacy scientifica: 476 contro 462. Solo in quella riguardante la Lettura (comprensione e produzione di testi scritti) il divario è minimo (appena 3 punti), pur sempre a favore degli studenti che affollano le scuole pubbliche.
Ma è il confronto internazionale a fare emergere una realtà ancora poco conosciuta e soprattutto, misurata. Tra le 48 nazioni di cui l'Ocse ha pubblicato i risultati disaggregati (pubblico/privato), in Matematica, l'Italia viene sopravanzata da nazioni come Uruguay e Israele che nella classifica complessiva la seguono e precede di appena un punto il Cile. Facendo sempre riferimento ai risultati dei soli alunni che frequentano le scuole private il nostro paese si colloca fra gli ultimissimi posti anche per le competenze in Lettura e nella literacy scientifica dove paesi come l'Azerbaijan e la Giordania, a giudicare dai risultati dei propri alunni, mostrano scuole private più competitive della blasonata Italia.
E se nella maggior parte dei paesi del mondo nel complesso le scuole private innalzano la qualità dell'intero sistema scolastico lo stesso non può dirsi per il nostro paese dove quel 4 per cento di studenti, sulle conoscenze scientifiche ad esempio, contribuisce ad abbassare il livello italiano già di per sé preoccupante. Solo a titolo di esempio, in Germania gli studenti delle private ottengono in Matematica quasi 40 punti in più dei compagni delle statali. Stesso discorso per il Regno Unito dove il distacco passa addirittura a 75 punti o in Spagna: più 25 punti a favore degli alunni delle private.
(La Repubblica, 11 dicembre 2007)
Il Consiglio Comunale di lunedì 17 dicembre a Cuneo si aprirà con una commemorazione pubblica per il 60º anniversario della approvazione e dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale.
A tenere l’orazione ufficiale sarà Stefano Sicardi, professore ordinario di diritto costituzionale e Presidente del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche della sede cuneese dell’Università di Torino.
La commemorazione avrà luogo nella Sala Consiglio alle ore 18, come primo punto all’ordine del giorno della seduta consigliare e sarà aperta al pubblico.
La cittadinanza è invitata.
Fabio Panero
BUS PER LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 15 A VICENZA
partenza da Torino con bus ore 7.30 dalla federazione PRC (via Brindisi)
costo 10 euro
Fabio Panero
QUALI PROSPETTIVE PER LA SANITA’ CUNEESE
DIBATTITO PUBBLICO
MERCOLEDI’ 19 DICEMBRE, ORE 18
CUNEO, CENTRO INCONTRI della PROVINCIA, SALA “B”
Corso Dante 42
Interverranno:
SERGIO DALMASSO
Consigliere Regionale Partito della Rifondazione Comunista
ELEONORA ARTESIO
Assessore Regionale Sanità Regione Piemonte
Presiede e modera: FABIO PANERO,
segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista
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VENERDI' 21 DICEMBRE:ORE 18
RIAPERTURA DEL CINEMA MONVISO A CUNEO
(VIA XX SETTEMBRE 14)
sarà priettato il film
"Il nascondiglio"
alla presenza del regista
Pupi Avati
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ORE 21 PRESSO LA FEDERAZIONE PROVINCIALE
DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
COMITATO POLITICO/ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI
sulla fase politica
COMUNICATO STAMPA
Nei mesi scorsi l’ ATO 4, ente amministrativo preposto a dettare indirizzi programmatici e linee di azione in merito alla gestione del ciclo idrico integrato per acqua e fognatura, ha deliberato l’aumento delle tariffe, per quanto concerne la quota fissa, di circa 24 Euro, triplicando la precedente quota.
La decisione rientra nella logica di uniformare la tariffa su tutto il territorio provinciale; se in linea generale il principio è da condividere, nella realtà della nostra Provincia la nuova quota risulta penalizzante per i territori più marginali: si ritiene pertanto che ogni decisione debba essere “pesata” tenendo conto dei disagi in cui versano, soprattutto, le piccole e defilate realtà di montagna per il normale accesso alla maggior parte dei servizi.
E’ da considerare inoltre che l’aumento della quota fissa della tariffa non è stato accompagnato da puntuali previsioni di agevolazioni per le categorie sociali più deboli, e per l’anno 2008 sono previsti aumenti medi pari al 30%.
Si ritiene quindi importante ed urgente addivenire ad un ampio confronto, con i soggetti costituenti l’ATO e con i Sindaci ed i gestori dei servizi, per determinare opportune azioni ed indirizzi sulla individuazione delle tariffe.
Nella consapevolezza che ogni analisi in tal senso risulta complessa data la variegata articolazione del sistema operante nelle diverse realtà, risulta altrettanto doveroso mettere in atto una ferma volontà politica improntata a principi di equità e di salvaguardia sociale. Del resto, l’attuale fase, indipendentemente dalle modifiche legislative che verranno apportate dalla discussione della Legge Finanziaria in merito agli ATO, risulta particolarmente propizia per dettare tali nuove regole, dal momento che l’ATO
In prima battuta, le tariffe per consumi minimi potrebbero essere stabilite “ a forfait”, con limiti da definire, prevedendo anche agevolazioni sulla quota fissa.
In prospettiva, anche in relazione a quanto stabilito dall’art. 154 del D.Lgs. 152/2006, si ritiene che dovrebbero essere presi in considerazione, in collaborazione con i Comuni, le fasce di reddito ed il tenore di vita delle famiglie (ad esempio con gli indicatori economici ISEE).
L’apertura di un dibattito è oltremodo importante perché la problematica della tariffa rappresenta uno dei tasselli di un dibattito ancora più ampio che concerne le tematiche contenute nella proposta di Legge di iniziativa popolare presentata nei mesi scorsi in Parlamento da una moltitudine di Comitati, Associazioni, Movimenti e Partiti, mirata, nei suoi princìpi istitutori, ad una svolta politica e culturale in direzione dell’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e della sua gestione pubblica e partecipata.
Sulla scorta dei suddetti orientamenti è stata formulata una interpellanza al Presidente della Provincia di Cuneo, ed in questi giorni l’interpellanza verrà presentata anche al Sindaco del Comune di Cuneo, chiedendo di dettare indirizzi per elaborare un sistema tariffario che obbedisca a fondamentali principi di equità sociale, e stabilendo, in primis, la riduzione delle tariffe per le categorie sociali più deboli.
Cuneo, 04.12.2007
Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista
Segretario Provinciale e Consigliere Comunale a Cuneo di Rifondazione Comunista