giovedì 28 ottobre 2010

DOCUMENTO POLITICO FEDERAZIONE dell SINISTRA



DELLA

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA




NASCE IL NUOVO SOGGETTO UNITARIO della
SINISTRA di ALTERNATIVA


CUNEO
SABATO 6 NOVEMBRE
ORE 15.00
SALA EX-I.A.C.P.Via Amedeo Rossi 22

Introduce i lavori

SERGIO DALMASSO

Intervengono:

ELEONORA ARTESIO : l’opposizione in Regione Piemonte al Governo Cota.
Consigliera Regionale Federazione della Sinistra

FULVIO PERINI: lavoro e diritti al tempo della crisi.
Lavoro e Solidarietà

CARLO MASOERO: diritti e integrazione, le sfide per la Federazione della Sinistra.

FRANCO DINI: ambiente e sviluppo, proposte alternative.
Verdi, Ambiente e Società

SIMONE CERATTO: per l’unità delle giovanili di Partito.
Coordinamento Nazionale Federazione Giovanile Comunisti Italiani

Gruppi di Acquisto Popolare di Cuneo e Alba:  
le pratiche del Partito Sociale


Al termine dei lavori: QUARTA EDIZIONE della  TRADIZIONALE 
CENA RUSSA
Solo su prenotazione tel: 0171/66274 mail prccuneo@libero.it


Documento Politico




Approvato dal Consiglio Politico Nazionale
Il 28 luglio 2010
DOCUMENTO POLITICO
PER IL CONGRESSO DELLA
Federazione della Sinistra


INDICE


I.

1.      IL SOCIALISMO DEL XXI SECOLO
2.      LE CAUSE DELLA CRISI E LA NECESSITA’ DEL SUPERAMENTO CAPITALISTICO
3.      CHI SIAMO E PERCHE’ CI UNIAMO
4.      LA FEDERAZIONE E I SOGGETTI CHE VI PARTECIPANO

II.

5.      DIFENDERE E ATTUARE LA COSTITUZIONE, RINNOVARE LA DEMOCRAZIA ITALIANA
6.      CENTRALITA’ DEL LAVORO
7.      LA QUESTIONE DI GENERE
8.      BENI COMUNI, AMBIENTE, SOVRANITA’ ALIMENTARE
9.      IL DIRITTO AL SAPERE. LA CULTURA PATRIMONIO UNIVERSALE
10.  DIRITTI CIVILI E LAICITA’ DELLO STATO
11.  PER LA PACE, PER IL DISARMO
12.  UNA COSTITUENTE PER L’EUROPA DEMOCRATICA

III.

13.  IL CASO ITALIANO: UNA DESTRA EVERSIVA
14.  IL CASO ITALIANO: LA CRISI DELLA SINISTRA
15.  AUTONOMIA DELLA SINISTRA E UNITA’ DEMOCRATICA

IV.
16.  LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA E I GIOVANI: PER UNA SINISTRA CON LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO

CONGRESSO FEDERAZIONE della SINISTRA



FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
A CONGRESSO
DAL 19 AL 21 NOVEMBRE 2010


Il Consiglio nazionale della Federazione della Sinistra ha stabilito che il primo congresso della Federazione si terrà dal 19 al 21 novembre 2010. All’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del documento politico, dello Statuto e l’elezione degli organismi dirigenti del nuovo soggetto politico.
Al Congresso saranno presenti 600 delegati, tra aderenti ai partiti fondatori della Federazione (Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Socialismo2000, Lavoro e solidarietà) e altri direttamente iscritti alla Federazione in forma individuale o collettiva. Il Congresso nazionale sarà preceduto dai Congressi territoriali, che si terranno tra il 24 ottobre e il 14 novembre prossimi.
“Quello che ci porta a questo Congresso è stato un cammino lungo, iniziato con l’assemblea del luglio 2009, con l’elezione degli organismi provvisori del dicembre dell’anno scorso, con la prova elettorale delle amministrative: un percorso che approda – nei tempi che avevamo previsto – a questo Congresso fondativo”, ha spiegato Cesare Salvi, portavoce della Federazione della Sinistra. “Consideriamo questo Congresso il ‘numero zero’, che serve per dare alla Federazione della Sinistra la piattaforma e  la struttura dirigente indispensabile per svolgere i compiti che ci siamo prefissi: innanzitutto quello di rappresentare nella politica italiana i lavoratori, difendendo i loro diritti e la Costituzione”.



REGOLAMENTO DEL CONGRESSO FONDATIVO
DELLA
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA


Il Congresso fondativo della Federazione della Sinistra è convocato a Roma dal 19 al 21 novembre 2010 con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del documento politico, dello Statuto e dei criteri per l’elezione degli organismi dirigenti.
Partecipano al Congresso le iscritte e gli iscritti alla Federazione.
Sono iscritti alla Federazione della Sinistra:

DAIE ANNARE'!

mercoledì 27 ottobre 2010

CIAO UGO: A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA DI UGO TOGNAZZI

Carrù come Adro?

CARRU' COME ADRO?

Si apprende dalla stampa locale che dopo Adro anche a Carrù comparirà un simbolo leghista imposto dell'amministrazione comunale: sotto la statua del bue campeggerà il sole delle Alpi.
È sconcertante rilevare come si sia radicata la convinzione che il consenso elettorale conferisca il diritto di prevaricare ogni basilare principio costituzionale, marchiando con un simbolo di partito infrastrutture e beni pubblici, impedendone nei fatti la fruizione (pratica o ideale) da parte della collettività e riservandola a coloro che condividono idee particolari.
Poco importa che di volta in volta vengano accampate scuse poco credibili che tentano di ricondurre il simbolo a tradizioni storiche locali o contadine, tali prevaricazioni sono un insulto alla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e devono trovare la ferma opposizione non solo dei Comunisti, ma di ogni cittadino democratico.

Simone Ceratto, segretario provinciale Partito dei Comunisti Italiani Cuneo - Federazione della Sinistra


Fabio Panero, segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista Cuneo- Federazione della Sinistra


Questo è il link della notizia
http://www.unionemonregalese.it/index.php?id_articolo=5498

lunedì 18 ottobre 2010

CIAO GIANNI!

E’ morto Gianni Abbadessa.
(I funerali si terranno martedì 19 ottobre con partenza alle 14.15 dall'ospedale di Savilgiano)

Nella notte tra sabato e domenica è scomparso Gianni Abbadessa.
Da anni lottava coraggiosamente contro un tumore che lo aveva costretto ad interventi operatori, cicli di chemioterapia, in un alternarsi di fasi positive e negative.
Gianni nasce nel 1956 a Torraca, in provincia di Salerno.
Arriva, bambino, a Savigliano, dove il padre lavora in fabbrica, uno dei tanti meridionali che, tra mille difficoltà al nord trovano quel lavoro che manca nelle loro terre e che tanto contribuiscono agli anni della crescita economica e sociale del nostro paese.
Vive nella parte vecchia della città, in un appartamento modesto.
Studia, dopo le medie, per tre anni in una scuola professionale.
E’ elettricista e dopo qualche piccolo lavoro, si impiega presso l’ospedale di Savigliano, dove lavorerà sino alla scomparsa.
Gli anni della sua gioventù sono di forte partecipazione politica, di speranze, di discussioni, di tentativi organizzativi che producono gruppi politici e spinte sindacali e sociali (scuole, fabbriche, quartieri). Si intrecciano le tensioni internazionali, un nuovo e diverso antifascismo, la convinzione che la classe operaia sia centrale e debba avere altro ruolo, in fabbrica e fuori, che la condizione della donna debba uscire dalla soggezione secolare, che la scuola debba essere di tutti e tutte ed offrire una diversa cultura critica.
Per questi motivi, Gianni è nel gruppo di Lotta Continua di Savigliano, poi, quando questa scompare, si avvicina a Democrazia Proletaria, “il piccolo partito dalle grandi idee”, ultima formazione della nuova sinistra, che in provincia tiene un minimo di presenza e di coordinamento ed attività su pace (no ai missili e al riarmo), ambiente (il nucleare), lavoro (la democrazia sindacale, il no all’accordo FIAT), democrazia (non era e non è “troppa”, ma insufficiente e sempre a rischio), cultura (il tentativo di un marxismo non dogmatico).
In questi anni lo conosco. Mi telefona per partecipare ad una manifestazione nazionale.
A Savigliano non abbiamo un gruppo o presenza politica. Qualche sporadico volantinaggio e (tentativo di) comizietto nelle campagne elettorali.
La presenza politica manca anche quando si forma, con altra dimensione e potenzialità, Rifondazione comunista (1991). A Savigliano teniamo una assemblea molto partecipata, nei primi mesi. Libertini non sta bene e partecipa Vendola, allora poco più che trentenne. Per anni, però, non si riesce a strutturare un gruppo, ad avere attività continuativa.
Poi, quasi per miracolo, a fine anni ’90, si rompe il maleficio. Gianni, Massimo, David, Cinzia e poi Paolo, Alberto e altri/e. I primi incontri, poi iniziative pubbliche. Il circolo (Salvador Allende) si struttura, si apre una sede (inaugurata dal consigliere regionale Mario Contu, anch’egli prematuramente scomparso a poco più di 50 anni).
Nel 2004, una assemblea con Bertinotti vede un cinema strapieno. Le elezioni comunali vanno bene. Vince il centro- sinistra, eleggiamo un consigliere (Alberto), abbiamo (caso quasi unico in provincia) un assessore. Gianni è il secondo per numero di preferenze ed accompagna la candidatura al comune con quella per la provincia, dove pure, inaspettatamente, otteniamo un consigliere.
Dal 2006 le difficoltà politiche e personali. L’opposizione alla presenza di Rifondazione nel governo Prodi si lega alla critica al comportamento nella giunta comunale. Rifondazione vive una delle tante scissioni, quella del Partito comunista dei lavoratori (Ferrando), nel maggio 2006.
Il voto sulla guerra in Afghanistan (luglio), la finanziaria che dovrebbe redistribuire il reddito, “far piangere i ricchi”, la non attuazione del programma concordato creano delusioni, incomprensioni.
C’è di tenta un lavoro per linee interne, nella certezza che i “nodi verranno al pettine”, c’è chi rompe e tenta la costruzione di altre case.
Quella piccola comunità che era stata una Rifondazione messa in piedi con grande fatica, si frantuma in cento pezzi.
Gianni, Massimo e altri saviglianesi aderiscono al PCL. Gianni, nel 2009, è candidato sindaco, ovviamente per presenza politica e possibilità di elezione.
Dal 2006 la malattia, affrontata con coraggio, quasi volendola negare, uno dei tanti atteggiamenti che il carattere e la concezione della vita e della morte producono.
Lo vedo per l’ultima volta ad una manifestazione sindacale della CGIL, sindacato in cui ha sempre continuato a militare, nonostante dissensi (le minoranze interne), arrabbiature, contrasti.
Alla domanda: “Come stai” la risposta è brevissima e sembra considerare il male come cosa naturale e comunque secondaria.
Lunedì mattina la telefonata di Massimo, quasi a confermare un timore che avevamo sentito pochi giorni fa, al funerale di Giampaolo Valt, quando nessuno aveva osato chiedere: “come sta Gianni?”.
Lascia la moglie e due figlie. Ci si rende conto (almeno io mi rendo conto), come spesso il comune impegno politico- sindacale- sociale offra una conoscenza incompleta. Si conosce di altre persone l’attività, si discutono idee e comportamenti, ma la vita, il passato, la famiglia rimangono spesso sconosciuti o comunque vengono messi in secondo piano.
La morte- che accompagna noi tutti e tutte- ci obbliga a fare i conti anche con questo.
Ciao Gianni.
Sergio Dalmasso.

martedì 12 ottobre 2010

Ordine del Giorno sull'Afghanistan: risultati della votazione

Ho presentato per il  Consiglio Comunale di Cuneo del 25 e 26 ottobre un Ordine del Giorno (l'ennesimo!) che chiede il ritiro immediato delle truppe dall'Afghanistan: non serve a nulla ma riterreri opportuno che un Consiglio Comunale di una città come Cuneo si esprimesse in modo coerente su un tema così importante, dopo l'ennesima tragedia (4 morti) che ha colpito il contingente italiano e dopo la decisione di mutare ruolo della missione (bombe sui caccia-bombardieri AMX) etc.
Ecco come hanno votato i Consiglieri Comunali di Cuneo

VOTANO SI: Fabio Panero, Fabio Di Stefano (Gruppo Misto) Meinero Liliana (La città aperta) Alberto Valmaggia (Sindaco) Giuseppe Tassone (PD, Presidente del Consiglio Comunale) Riccardo Bergese e Carmelo Noto (PD)
Di seguito il testo dell'Ordine del Giorno.

SI ASTENGONO: tutti i Consiglieri di Cuneo Solidale e del Centro Lista Civica, Emiliano Rosso (Idee e Impegno), Laugero Chiaffredo  (Cuneo domani), Demichelis Gianfranco e Barbero Giovanni (PD)

HANNO VOTATO CONTRO L'ODINE DEL GIORNO: Lingua, Mantelli e Manti (PD) oltre a tutto il centro-destra, Lega compresa.


L'ordine del Giorno è stato respinto con 7 voti a favore, 14 contrari, 11 astenuti.





Fabio Panero


OGGETTO: ritiro truppe italiane dall’Afghanistan
Premesso che: 
-         si esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei quattro alpini italiani che hanno perso la vita a Farah in Afghanistan;
Tenuto conto che:
-         il dolore non può nascondere la preoccupazione per la forte accelerazione degli eventi luttuosi che hanno colpito i militari italiani: dal 2004 sono caduti 34 soldati, di cui un terzo negli ultimi sette mesi;
-         si è aperto a livello nazionale un dibattito sugli obbiettivi e sull’efficacia della missione italiana in Afghanistan;
Preso atto che:
-         come documentato da diversi organi di stampa l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna – ovvero l’intelligence militare – da mesi presenta rapporti che testimoniano  di un quadro militare profondamente mutato e incrudelito e della moltiplicazione degli “atti ostili”;
-         il Parlamento italiano ha più volte votato il rifinanziamento della missione in Afghanistan secondo precise regole di ingaggio e che la missione, eufemisticamente definita “di pace”, ha assunto nel tempo ben altre caratteristiche;
-          Il ministro della Difesa Ignazio La Russa propone di dotare di bombe i caccia italiani
Verificato che:
-         per la missione Isaf in Afghanistan l’ultimo decreto del Governo convertito in legge (n. 126, del 3 agosto 2010) autorizza la presenza complessiva di oltre 3.790 militari, con un incremento di circa 1.000 uomini, e un incremento del budget complessivo da 310 a oltre 364milioni:
-         secondo fonti delle organizzazioni non governative e umanitarie che operano in Afghanistan sono circa 50mila i morti in nove anni di guerra, tra cui quasi 15mila civili, quasi 2mila soldati Nato, almeno 27mila guerriglieri e circa 7mila militari afghani;
-         in un periodo in cui sono molti i settori dello Stato a essere drasticamente tagliati, dopo nove anni riteniamo utile una seria riflessione sull'impegno italiano nella missione in Afghanistan;
 
Si impegna Il Consiglio Comunale
-         a chiedere al Parlamento nazionale e al Governo Italiano il rapido ritiro delle truppe italiane dall’Afganistan considerato l’evolversi del quadro come riportato in premessa;
-         a trasmettere il presente ordine del giorno ai Parlamentari eletti in Provincia di Cuneo
Cuneo, 12 Ottobre 2010

PRIMO FIRMATARIO

Fabio Panero, Consigliere Comunale Rifondazione Comunista
Powered By Blogger